giovedì 30 luglio 2015

Continuità territoriale: Dal 1° gennaio 2016 valige in spalla per traghettare anche se viaggi col treno.

L’assessore Pizzo: «Dipende dallo Stato» ma Delrio si rifiuta di rispondere
La visita del ministro Delrio a Catania è stata l’occasione per parlare di infrastrutture e di trasporti non solo con il più alto esponente nazionale nel settore ma anche con l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Giovanni Pizzo. L’occasione è stata ghiotta per mettere il dito su una ferita che ancora non si vede ma che per la quale la Sicilia e i Siciliani potrebbero sentire dolore già dal 1° gennaio 2016. Stiamo parlando della continuità territoriale fortemente a rischio con la mancanza dei collegamenti ferroviari Nord-Sud. Dalle risposte dell’assessore Pizzo e dall’assoluta non risposta del ministro Delrio, che per due volte si è rifiutato di rispondere (la prima per indirizzarci all’assessore regionale, la seconda volta perché “nessuna domanda mi era stata fatta” ha dichiarato, a dispetto delle registrazioni) non è difficile immaginare che i timori, da tempo denunciati dal Comitato Pendolari Siciliani tramite il suo presidente, Giosuè Malaponti, non sono poi così peregrini. Giusto per precisare ciò che si paventa è il dover percorrere a piedi, con valige al seguito, i tratti compresi tra la stazione e il traghetto (in discesa e in salita) e ovviamente lo traghetto stesso. Una vera innovazione nel campo dei trasporti e dei servizi che riporta più all’epoca dei Gattopardi che all’asse del Corridoio Berlino-Palermo-Malta.
Assessore Pizzo i collegamenti nord-sud potrebbero essere messi a rischio dal nuovo contratto di servizio che la Regione dovrebbe firmare con Trenitalia.
«Il contratto di servizio che firmerà la Regione riguarderà solamente i collegamenti interni. Non riguarderanno i collegamenti a lunga percorrenza per quelli il contratto lo fa lo Stato. Il contratto di servizio che verrà stipulato dalla Regione è solo per le tratte interne».
Ma come si affronterà il problema? La gente dovrà scendere a Messina o a Villa con le valigie, traghettare a piedi e raggiungere la stazione. Sempre a piedi…
«Questa vicenda è stata vista sul piano tecnico. Non si è ancora arrivati agli investimenti necessari anche per un’ipotesi di questo genere che è impraticabile. Teoricamente bisognerebbe investire su tutta una serie di sistemi modali dentro le stazioni. Sia in quelle in discesa, sia in quelle in salita e aumentare i servizi organizzati. Ma ancora questa scelta non è stata fatta né da parte del gruppo FFSS né da parte dello Stato che fa il contratto di servizio».
Quindi i passeggeri da gennaio 2016 dovranno traghettare a piedi pur avendo pagato un biglietto treno che li dovrebbe portare a destinazione?
Non c’è questa ipotesi visto che ancora il contratto non è stato firmato. Né questo né altri contratti di lunga percorrenza. Il problema non è residuale. Su quei contratti verranno decise le modalità. L’ipotesi di spezzare il collegamento è tecnica. L’altra è capire – investimenti permettendo – se è il caso di utilizzare una nave che possa contenere un treno senza spezzarlo. Perché la rottura di carico dura due ore. È questo il problema dello Stretto quando c’è mare buono, se poi il mare è grosso i tempi si allungano ancora di più. Trovare altri sistemi vuol dire approntare tapis roulant, scale mobili, elevatori. Insomma occorre l’approntamento di un servizio che ancora non è partito. E se non parte non si può modificare. È un buon servizio andare a Roma in 11 ore? Secondo me sono troppe».
Assessore in questo momento noi impieghiamo tre ore per andare da Catania a Palermo e gli orari non vengono rispettati…
«Il problema è un altro. Il treno che può entrare in Sicilia è un treno di un certo tipo. Infatti i messinesi non salgono in treno a Messina ma traghettano e prendono il Freccia Argento a Villa. Un treno che non può essere spezzato e che quindi non può traghettare in Sicilia. Così facendo i messinesi arrivano a Roma in poche ore. Da un lato quindi noi vogliamo mantenere ciò che abbiamo, però andiamo a prendere il Freccia Argento a Villa. Lo scarto è di sette ore contro quattro».
È normale che la Sicilia deve tenersi collegamenti da terzo mondo? Perché non si fa il raddoppio ferroviario?
«Non è normale, ma per mettere un Freccia Argento – non oso neanche pensare a un Freccia Rossa ha commentato Pizzo – bisogna portarlo in Sicilia. Il raddoppio si farà nella parte di investimenti di 4 miliardi e tre di cui ha parlato il ministro, con la programmazione in parte fornita dallo Stato e in parte dalla programmazione comunitaria. Penso che verrà firmato l’accordo di programma tra il 10 e il 12 agosto. E quindi partiranno i progetti che avranno capacità esecutiva in quel momento, tra cui quelli ferroviari». 

Monica Adorno Continua a leggere...
Fonte: http://www.leggimionline.it/2015/07/30/17024/

giovedì 23 luglio 2015

Binari roventi nell'Ennese e le dichiarazioni assurde dell'assessore regionale ai trasporti Pizzo

Palermo. L’assessore Pizzo fa l’orecchio da mercante e si improvvisa quale tecnico di Rete Ferroviaria Italiana. Il problema è solo ed esclusivamente del gestore dell’infrastruttura Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) e non della Regione o dell’assessore Pizzo che pagano Trenitalia per un servizio di trasporto e, a sua volta Trenitalia paga Rete Ferroviaria italiana, gestore dell’infrastruttura, per fare transitare i propri treni sui binari di Rfi. E’ un problema esclusivamente del gestore Rfi che deve assicurare la percorribilità dei binari da tutti i punti di vista: percorrenza, manutenzione, ammodernamento,sicurezza, etc.
Quindi cosa c’entra la dichiarazione dell’assessore Pizzo che "Regione-Rfi devono affrontare una situazione specifica di questa zona".

Come se un’automobilista che paga il pedaggio per transitare in autostrada e deve raccordarsi con il gestore della strada per ovviare a degli inconvenienti lungo il percorso autostradale. E’ assurda la presa di posizione dell’assessore Pizzo, quando invece doveva chiedere conto e ragione a Trenitalia, a tutela degli utenti penalizzati dai disservizi, e Trenitalia, a sua volta a Rete Ferroviaria Italiana per i problemi all'infrastruttura ferroviaria che hanno procurato enormi disagi e disservizi all’utenza di Trenitalia tra Palermo e Catania.
L’assessore Pizzo continua a non rispondere, alle domande del Comitato Pendolari Siciliani, sul Contratto di Servizio e sui relativi allegati. E’ mai possibile che la Regione Sicilia, il suo Dirigente Generale alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, Dott. Fulvio Bellomo, e l’assessore ai trasporti Pizzo non rispondano alle richieste dei maggiori fruitori del servizio di trasporto pubblico, i Pendolari? 

Una richiesta lecita quella di chiedere di conoscere che tipo di Contratto e cosa prevedono gli allegati ma nessuno dei tre ad oggi ci hanno dato risposta e/o spiegato in modo chiaro la tipologia dei servizi, la qualità, la quantità, le penalità e le premialità, visto che da gennaio di quest’anno è proprio la Regione, il Dipartimento trasporti e l’assessore Pizzo a gestire il servizio di trasporto pubblico ferroviario in Sicilia. Mentre sino al 31 dicembre 2014 tale servizio di trasporto veniva gestito direttamente dal ministero dei trasporti e la Regione non aveva alcuna competenza diretta sulla tipologia dei servizi espletati se non quella di una sommaria verifica a mo di certificazione che il servizio è stato espletato. 
Oggi non è più così. 
E’ la Regione Sicilia a gestire direttamente il servizio di trasporto ferroviario con il contributo del Ministero dei trasporti che ha finanziato, 111,5 + 11 milioni (Iva), per un totale di 122,5 milioni di euro l'anno, in virtù dell’Accordo di programma tra Mit e Mef sottoscritto a novembre 2014. 
E allora ci sembra, alquanto, doveroso che il Dott. Bellomo, dirigente generale del dipartimento infrastrutture, mobilità e trasporti, prima della definitiva firma, se non ha nulla incontrario e lo ritenga opportuno, esporre all’utenza pendolare e ai siciliani in maniera chiara e limpida cosa la regione sta gestendo e cosa effettivamente sta acquistando da Trenitalia?
Dovrebbe essere un atto dovuto, secondo noi, per dovere e diritto alla trasparenza (Dlgs 33/2013) e che ciò avvenga prima della firma definitiva del Contratto di Servizio previsto, come dichiarava l’assessore Pizzo, per il 31 luglio 2015, considerato che gli allegati (importantissimi) sono stati consegnati da Trenitalia all’assessorato il 21 luglio 2015 e non in Commissione Trasporti all'Ars nella convocazione di mercoledì 22 luglio.
In conclusione, ci sembra importante fare presente che una cosa è l’offerta commerciale da spalmare su tutte le relazioni ferroviarie siciliane che, tra l’altro, può essere modificata in corso d’opera durante l’anno. Mentre cosa diversa, invece, sono le norme contrattuali che non potranno essere più ritoccate, integrate, modificate o riviste sino alla scadenza del Contratto prevista nel 2027.
Chiediamo al Presidente Crocetta di intervenire personalmente in questo importante Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario prima della firma definitiva affinché questo Contratto di Servizio, il primo, nella storia del trasporto ferroviario siciliano possa cambiare il volto della Sicilia anziché penalizzarla ulteriormente per un altro decennio. Staremo a vedere…
Giosuè Malaponti - Comitato pendolari Siciliani - Ciufer 

mercoledì 22 luglio 2015

Trasporti la Sicilia sempre più Isola(ta).

In questi ultimi giorni il trasporto ferroviario isolano ha dimostrato le proprie inefficienze, con lo stop dei treni regionali veloci tra Enna, Catania e Caltanissetta per il dilatamento delle rotaie.
Il problema per le temperature di questi giorni ci può stare, quello che invece desideriamo fare presente è questi disagi avvengono da due giorni senza ancora che Rete ferroviaria Italiana ponga rimedio a questo inconveniente. Inconveniente che può essere eliminato dai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana con un monitoraggio costante della temperatura del fungo della rotaia e se il caso intervenire con un taglio di millimetri in verticale della rotaia, dando così alla stessa la possibilità di allungarsi al posto di deformarsi.
La domanda ci sorge spontanea, non essendo tecnici di infrastrutture ferroviarie, desideriamo chiedere al dott. Bellomo dirigente generale del Dipartimento infrastrutture, mobilità e trasporti e all’assessore ai trasporti Pizzo cosa è stato previsto nel “Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario” e negli allegati parte integrante, e secondo noi, la parte più importante che determineranno la tipologia, la qualità dei servizi ferroviari, le penalità, i servizi a bordo e in stazione, il comfort, etc. specie in questi casi di palese e totale disservizio?
A distanza di quasi un mese dalla firma dell’intesa tra Regione e Trenitalia, nessuno conosce i contenuti degli allegati e delle appendici al Contratto milionario che l’assessore Pizzo e la Regione Sicilia si sta apprestando a concludere definitivamente sino al 2027.
Non era meglio, così come ha sempre dichiarato l’assessore Pizzo, fare il “Contratto Ponte sino al 2020” almeno per mettere alla prova sia gli uffici regionali sia l’impresa di trasporto ferroviario nella gestione, per la prima volta diretta da parte della Regione Sicilia, del trasporto ferroviario isolano?
Una sorta di rodaggio per la Regione almeno per capire da vicino quali sarebbero stati i punti di forza o di debolezza, eventualmente, da migliorare per il definitivo affidamento a Trenitalia o nelle more alla scadenza del “Contratto Ponte” bandire la gara per l’affidamento del servizio di trasporto ferroviario.
Giosue Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer 

martedì 21 luglio 2015

Il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia, ha cambiato la rotta.

Palermo. A fine 2014 in molte regioni scadeva il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario e, in quasi tutte è stato definito un “Contratto Ponte” sino al 2019/2020 e allo scadere di tale “Contratto” le Regioni dovranno bandire le gare per l’affidamento definitivo del servizio di trasporto ferroviario per 10 anni. 
In Sicilia invece c’è stata un’inversione di rotta sul “Contratto Ponte” la cui scadenza era prevista a fine 2020. Gli uffici regionali del Dipartimento Trasporti 4° Servizio Trasporto Ferroviario, avevano predisposto il Contratto Ponte sino al 2019/2020 con la tipologia del servizio a “catalogo” ma nell’incontro del 18 maggio presso l’assessorato regionale ai trasporti tra i vertici romani di Trenitalia, il gabinetto dell’assessore e i funzionari del Dipartimento trasporti, forse, veniva stralciata la bozza del Contratto di Servizio preparata dagli uffici, per dare corso ad una nuova tipologia di contratto di servizio per il trasporto ferroviario.
Ci preme ricordare che, in molte occasioni, l’assessore regionale ai trasporti Pizzo ha sempre parlato di un “Contratto Ponte” sino al 2019/2020 e precisamente nell’incontro con i sindacati al Pala Cultura di Messina il 25/03/2015.
Un’inversione di marcia su un contratto di servizio di vitale importanza per la Sicilia, sia sotto il profilo dell’investimento pari a 111,5 milioni di euro l’anno, sia sotto il profilo del miglioramento della rete ferroviaria, sia sull’incentivazione di più mezzi di trasporto pubblico con integrazioni vettoriali e tariffarie.
Mentre le altre Regioni propongono e chiudono un “Contratto Ponte” al 2020 con tanto di accordi tra il gestore dell’infrastruttura (RFI) ed un piano di investimenti ben chiaro e leggibile nei cinque anni con Trenitalia, la Regione Sicilia a differenza delle altre concorda la scadenza di tale “Contratto Ponte” al 2016 per poi rinnovarlo definitivamente sino al 2027. 

Ci chiediamo e chiediamo con quali garanzie, con quali investimenti, con quali tipologie, nessuno sino ad oggi ne conosce i contenuti e nessuno ha ancora visto gli allegati compresi i 90 deputati regionali che hanno appreso dalla stampa della firma dell’intesa tra Regione-Trenitalia.
Alcuni deputati del M5Stelle apprendono dalla stampa la notizia dell’intesa e chiedono un’immediata audizione all’Ars dell’assessore regionale ai trasporti Pizzo.
L’assessore Pizzo nel suo intervento in aula all’Ars dell’1 luglio dichiara, secondo il nostro parere, cose assurde:
- che non è mai esistito in Regione un Dipartimento Trasporti, quando invece c’è sempre stato il “Dipartimento Trasporti 4° Servizio Trasporto Ferroviario”;
- che non c’è motivo di fare un’intesa con il gestore dell’infrastruttura Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per il miglioramento dei tempi di percorrenza, per ulteriori investimenti sugli impianti tecnologici, per l’eventuale eliminazione di alcuni passaggi a livelli, riferisce che basta il CIS siglato nel febbraio 2013;
- che i macchinisti si devono abituare alla guida del treno “Minuetto” sulla Catania-Palermo per migliorare i tempi di percorrenza, sconoscendo che i “Minuetti” in Sicilia marciano sui binari già da almeno dieci anni, e che non vi è nessuna differenza di guida a prescindere della relazione ferroviaria;
- che sulla vertenza dei dipendenti ex Ferrotel, ha ricevuto una lettera da parte di Trenitalia che si farà carico nel nuovo contratto di servizio e nell’ampliamento dei servizi dei lavoratori ex Ferrotel, precisando che vi è una comunicazione scritta e concordata con la holding per l’assorbimento di questi lavoratori, ma nessuno conosce i contenuti e l’esistenza.

In conclusione l’assessore Pizzo fa presente all’Aula che negli allegati vi sono esplicate le norme che regolamenteranno il Contratto di Servizio, quindi non solo l’aspetto dell’offerta del servizio ma anche le norme di pianificazione relativamente a: penalità, premialità, aspetti di vigilanza, sicurezza a bordo e in stazione, aspetti riguardanti l’integrazione dei servizi connessi ad altri trasporti e, molte appendici riguardanti il comfort in stazione e a bordo, la tipologia di controlli che la regione dovrà e potrà effettuare se mensili e/o semestrali, quali sistemi di controllo e verifica verranno concessi agli uffici regionali per monitorare il servizio di trasporto ferroviario, etc…
Allegati ed appendici al contratto milionario di vitale importanza che, ad oggi, nessuno conosce né hanno avuto modo di verificare e/o integrare vista la durata contrattuale decennale.
Perché questa inversione di rotta? Forse perché la Regione Siciliana è più furba o in gamba delle altre? Perché la Regione Toscana ha dato seguito al Contratto Ponte sino al 2020, impegnando tra l’altro Rete Ferroviaria Italiana a migliorare la rete ferroviaria sul piano degli interventi tecnologici ed infrastrutturali e chiedendo, tra l’altro, a Trenitalia di fare investimenti sul materiale rotabile con un piano dettagliato che prevede la consegna di 23 nuovi mezzi nei cinque anni di “Contratto Ponte”? Perché la Toscana non si è avvalsa del Regolamento della Comunità Europea n.1370/2007, a differenza della Sicilia, realizzando un “Contratto Ponte” di cinque anni, mentre la Regione Sicilia avvalendosi del Regolamento C.E. n.1370/2007 sta servendo all’impresa ferroviaria, su un piatto d’argento, dieci anni di contratto senza ottenere impegni ben precisi e circostanziati relativi agli investimenti in materiale rotabile e al miglioramento delle infrastrutture visto che non ha un accordo ben preciso con Rete Ferroviaria Italiana?
In conclusione desideriamo fare presente all’opinione pubblica che sta passando sotto silenzio il taglio dei treni da e per il nord, prova ne è che nel progetto dell’offerta 2016, che Trenitalia sta veicolando a mò di sondaggio, sulle tratte regionali sono stati già previsti treni regionali veloci sulle tracce degli intercity Palermo-Roma e Palermo-Milano e Siracusa-Roma e Siracusa-Milano che si fermeranno a Messina, tutto ciò sa di ulteriore beffa a danno dei Siciliani perché la Regione dovrà caricare questi treni/km non previsti, considerato che sono km/treni del trasporto universale, sul Contratto di Servizio del trasporto ferroviario regionale, quando invece il ministero dei trasporti visto il taglio ai treni del trasporto universale doveva almeno integrare alla Regione Sicilia il corrispettivo delle risorse relativo alla soppressione dei treni da e per il nord.
Quindi, grazie al disinteresse dell’assessore Pizzo, viene meno quella “Continuità Territoriale” un diritto scippato alla Sicilia e ai Siciliani che resteranno isolati da un’Italia e da un’Europa sempre più lontane e da progetti europei della rete Ten che non avranno più alcun senso, secondo in nostro punto di vista, per il venir meno dei servizi di traghettamento dei treni sull’area dello Stretto di Messina, nonostante l’aver suggerito un progetto a costo zero per eliminare la rottura di carico tra Messina e Villa San Giovanni.
Tutto questo alla Regione Sicilia e all’assessore Pizzo non interessa.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

Trenitalia servizi sotitutivi con bus tratta Patti-Oliveri Tindari

Dal 14 di Giugno nella tratta in oggetto, per potenziamento infrastrutturale viene effettuato un servizio sostitutivo con bus, per lenire ai disagi patiti nei collegamenti tra Patti e Oliveri a/r che, in alcuni casi, molti viaggiatori, arrivando nella stazione di Oliveri Tindari si trovano beffati dal fatto che pur avendo assicurato il bus da parte di Trenitalia nel piazzale antistante la stazione di Oliveri spesso e volentieri bastano 16 minuti di ritardo che il bus inspiegabilmente va via ignorando la totale dipendenza dal treno in quanto servizio sostitutivo, episodio verificatosi nella data di oggi 6.7.15 col R 8777 Messina Oliveri in ritardo per problemi alla circolazione.
A questo si aggiunge cattiva informazione e in alcuni casi se il treno R 8776 risulta essere in orario il bus inspiegabilmente parte in ritardo, giungendo a Patti approssimativamente alle h 9:25.
Nei valori guida e negli impegni che Trenitalia applica con principi fondamentali nel progettare e offrire i suoi servizi, in rilievo viene evidenziato:
-Garantire a tutti i clienti una accessibilità adeguata ai servizi.
Si invita chi di competenza a verificare ed a porre chiarezza sulle modalità di tale servizio colmando eventuali lacune.

Mondì Francesco Pendolari S.Agata M.-Messina  Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer                                                                                                                                                                            

Tratta ferroviaria Sant'Agata Militello-Messina: Decoro e pulizia a bordo del treno regionale 12754

Sant'Agata Militello. Riportiamo “Nuovamente” di seguito i valori guida e gli impegni che Trenitalia applica con principi fondamentali nel progettare e offrire i suoi servizi in particolare è impegnata a:
-Garantire a tutti i clienti una accessibilità adeguata ai servizi.
-Migliorare il decoro e la pulizia delle carrozze con programmi specifici di intervento.
-Garantire la puntualità, monitorando l’andamento dei treni e gestendo con efficacia gli eventuali disservizi.
In particolare in merito al treno R 12754 il decoro e la pulizia delle carrozze è nettamente carente, cartacce bottiglie e rifiuti di vario genere risultano essere presenti nei vari posti a sedere, (vedi foto allegate) episodio non sporadico, verificatosi nella giornata del 29.06.15 precedentemente segnalato (vedi nota del 30.06.15) ed anche nella giornata del 04.07.15 ovviamente è diventata una habitué.
Cogliamo l’occasione per ricordare che, giornalmente e ostinatamente, nello specifico (01.07.15- 03.07.15-04.07.15) il treno in oggetto ha continuato a sostare per incrociare, il treno ICN proveniente da Roma Termini nella stazione di Gioiosa Marea (MATURANDO IN MEDIA TRA I 10’ e i 15’ DI RITARDO NELLE FERMATE INTERMEDIE)in perfetta violazione dell’articolo 7  della prefazione all’orario Generale di Servizio che espressamente prevede la priorità dei treni regionali rispetto ai treni Espressi, IC, merci, etc., nell’arco temporale compreso dalle ore 6.00 alle ore 09.00.
Si invita NUOVAMENTE chi di competenza a voler intervenire per risolvere tali disservizi elencati.
Mondì Francesco Pendolari S.Agata M.-Messina  Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer 

lunedì 6 luglio 2015

NUOVO CONTRATTO-PONTE REGIONE-TRENITALIA PER IL TRASPORTO FERROVIARIO: LE PRINCIPALI NOVITÀ

Sicilia. Questo in sintesi è quello che è stato fatto in Regione Toscana, tale e quale a quanto è stato fatto dalla Regione Sicilia e dall'assessore regionale ai trasporti Pizzo. Non conosciamo nessun contenuto dell'intesa, nè ci è stato mai presentato alcun documento relativo al Contratto di Servizio. 
In Toscana Contratto Ponte 2015-2020 e poi gara, in Sicilia Contratto Ponte 2015-2016 e poi affidamento sino al 2027 senza alcuna intesa-accordo con Rete Ferroviaria Italiana ma solo con Trenitalia.
Regione Toscana. Il 25 marzo 2015, nell'incontro tra i comitati dei pendolari della Toscana e l'assessore Ceccarelli, sono stati illustrati i risultati del percorso di confronto avviato con RFI e Trenitalia in vista della firma del nuovo contratto-ponte 2015-2020.
In sintesi:
La percentuale di treni di nuova generazione in circolazione salirà al 73%, quasi il doppio rispetto a 5 anni fa, grazie anche all'introduzione di 14 nuovi treni Swing. Con il nuovo contratto saranno investiti altri 100 milioni per nuovi treni.
I parametri di miglioramento della qualità del servizio, che dovrà essere garantita da Trenitalia, saranno progressivi nel tempo e saranno definiti linea per linea, sulla base delle caratteristiche e delle criticità di ciascuna.
Le penali per i disservizi saranno molto più severe e saranno crescenti al crescere del disservizio: l'indice obiettivo di puntualità - percentuale di treni in arrivo entro i 5' dall'orario programmato - sarà del 93% e quello di regolarità – treni regolarmente circolanti e non soppressi – sarà del 99,3%.
Il bonus abbonati sarà esteso anche ai pendolari sulle linee interregionali e calcolato con parametri più severi.
Per conoscere tutte le novità del nuovo contratto-ponte Regione Toscana-Trenitalia 2015-2020, di cui è prevista a breve la firma, è possibile scaricare qui il documento completo.
Per lasciare un commento, fare osservazioni o richiedere chiarimenti sul documento, si può accedere alla Stanza della partecipazione dedicata al contratto-ponte cliccando qui: ciascun cittadino può esprimere il suo parere o formulare domande, semplicemente registrandosi con un indirizzo e-mail.
CECCARELLI RISPONDE: IL VIDEO DELLA DIRETTA STREAMING DEL 30 MARZO 2015
L'assessore Ceccarelli in diretta Streaming ha risposto alle domande che i cittadini, tramite mail o Twitter (#ceccarellirisponde), gli hanno sottoposto sul servizio ferroviario regionale.
BONUS PENDOLARI: DISPONIBILI I DATI DI FEBBRAIO 2015
questo link, è possibile leggere e scaricare i dati relativi all'indice di regolarità del servizio ferroviario regionale aggiornato a febbraio 2015, utile per conoscere quali abbonati abbiano diritto al bonus pendolari.
DIVENTA RICERCABILE IL DATABASE DELLE SEGNALAZIONI TRENI NEWS
Treni News, il Notiziario sull'andamento del Servizio ferroviario regionale, diventa un database ricercabile: è possibile effettuare una ricerca tra le segnalazioni di Treni News, per data, località, numero del treno, problema segnalato e linea e recuperare in questo modo le informazioni di proprio interesse.
Per accedere alla ricerca, cliccare qui.
CECCARELLI RISPONDE: IL VIDEO DELLA DIRETTA STREAMING DEL 9 MARZO 2015
L'assessore Ceccarelli in diretta Streaming ha risposto alle domande che i cittadini, tramite mail o Twitter (#ceccarellirisponde), gli hanno sottoposto sul servizio ferroviario regionale.

venerdì 3 luglio 2015

TrapaniOk - CIUFER - LINEA MESSINA - CATANIA - SIRACUSA TRAFFICO FERROVIARIO PARALIZZATO PER PROBLEMI TECNICI ALLA LINEA FERRATA.

Alla luce della firma dell’intesa tra la Regione Sicilia e Trenitalia per la gestione del trasporto ferroviario nell’Isola, ci preme fare presente che sempre più spesso capitano degli imprevisti tecnici sulla linea ferrata gestita da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che procurano gravi disagi ed enormi disservizi all’utenza che si sposta da Messina, passando per Catania sino ad arrivare a Siracusa. Teniamo a precisare che all’utente deve essere garantita un’informazione tempestiva così come prevista nel MAS (manuale annunci sonori) sia a bordo treno che in stazione. Informazione tempestiva che molto spesso non c’è. I disservizi sono sorti intorno alle 13 circa e come avviene sempre i responsabili di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) non danno tempi certi sulla riparazione dell’inconveniente all’infrastruttura, costringendo l’utenza ad attese estenuanti sia nelle stazioni di partenza che a bordo dei treni con lunghe soste nelle stazioni intermedie nell’attesa di ripartire.
E’ un aspetto che la Regione Sicilia deve prendere in considerazione visto che a presto dovrà concordare con Trenitalia tuti gli aspetti più importanti per la definizione della tipologia dei servizi ferroviari previsti nel Contratto “Ponte” sino al 2016 per poi affidarlo in maniera definitiva per dieci anni sino al 2027.


TrapaniOk - CIUFER - LINEA MESSINA - CATANIA - SIRACUSA TRAFFICO FERROVIARIO PARALIZZATO PER PROBLEMI TECNICI ALLA LINEA FERRATA.

I pendolari siciliani denunciano ritardi continui sulla Me-Ct-Sr - LASICILIA.IT

PALERMO - Il comitato pendolari siciliani denuncia disservizi e ritardi sulla linea ferroviaria Messina - Catania - Siracusa. «Alla luce della firma dell’intesa tra la Regione Sicilia e Trenitalia per la gestione del trasporto ferroviario - dic euna nota - facciamo presente che spesso capitano degli imprevisti tecnici sulla linea ferrata gestita da Rete Ferroviaria Italiana che procurano gravi disagi ed enormi disservizi all’utenza che si sposta da Messina, passando per Catania sino ad arrivare a Siracusa. Teniamo a precisare che all’utente deve essere garantita un’informazione tempestiva così come prevista nel Mas (manuale annunci sonori) sia a bordo treno che in stazione.
Informazione tempestiva che molto spesso non c’è. I disservizi sono sorti intorno alle 13 circa e come avviene sempre i responsabili di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) non danno tempi certi sulla riparazione dell’inconveniente all’infrastruttura, costringendo l’utenza ad attese estenuanti sia nelle stazioni di partenza che a bordo dei treni con lunghe soste nelle stazioni intermedie nell’attesa di ripartire».. continua a leggere 

I pendolari siciliani denunciano ritardi continui sulla Me-Ct-Sr - LASICILIA.IT

mercoledì 1 luglio 2015

Linea Messina-Catania-Siracusa traffico ferroviario paralizzato per problemi tecnici alla linea ferrata.

Catania. Alla luce della firma dell’intesa tra la Regione Sicilia e Trenitalia per la gestione del trasporto ferroviario nell’Isola, ci preme fare presente che sempre più spesso capitano degli imprevisti tecnici sulla linea ferrata gestita da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che procurano gravi disagi ed enormi disservizi all’utenza che si sposta da Messina, passando per Catania sino ad arrivare a Siracusa. Teniamo a precisare che all’utente deve essere garantita un’informazione tempestiva così come prevista nel MAS (manuale annunci sonori) sia a bordo treno che in stazione. Informazione tempestiva che molto spesso non c’è. I disservizi sono sorti intorno alle 13 circa e come avviene sempre i responsabili di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) non danno tempi certi sulla riparazione dell’inconveniente all’infrastruttura, costringendo l’utenza ad attese estenuanti sia nelle stazioni di partenza che a bordo dei treni con lunghe soste nelle stazioni intermedie nell’attesa di ripartire.
E’ un aspetto che la Regione Sicilia deve prendere in considerazione visto che a presto dovrà concordare con Trenitalia tuti gli aspetti più importanti per la definizione della tipologia dei servizi ferroviari previsti nel Contratto “Ponte” sino al 2016 per poi affidarlo in maniera definitiva per dieci anni sino al 2027.
I ritardi e le soppressioni di oggi 30 giugno 2015:
Relazione Messina-Catania-Siracusa
Treno 3867 delle ore 12.18 è arrivato a Siracusa con 88 minuti di ritardo
Treno 12873 delle ore 13.17 soppresso da Taormina a Catania
Treno 12831 delle ore 13.35 soppresso da Messina a Catania
Treno 12875 delle ore 14.10 è arrivato a Catania con 91 minuti di ritardo
Treno 12877 delle ore 14.32 è arrivato ad Alcantara con 33 minuti di ritardo e soppresso da Alcantara a Catania
Treno 12849 delle ore 16.05 è arrivato a Siracusa con 12 minuti di ritardo
Treno 3869 delle ore 16.20 è arrivato a Siracusa con 26 minuti di ritardo
Treno 12879 delle ore 16.35 soppresso da Messina a Catania
Treno 3871 delle ore 18.40 è arrivato a Catania con 10 minuti di ritardo
Treno 8595 delle ore 19.10 è arrivato a Siracusa con 19 minuti di ritardo
Treno 8573 delle ore 20.37 è arrivato a Fiumefreddo con 16 minuti di ritardo
Treno 12885 delle ore 21.45 è arrivato a Catania con 16 minuti di ritardo
Relazione Siracusa-Catania-Messina
Treno 12872 delle ore 11.12 è arrivato a Messina con 14 minuti di ritardo
Treno 12874 delle ore 12.23 è arrivato a Messina con 64 minuti di ritardo
Treno 12876 delle ore 13.02 è arrivato a Messina con 36 minuti di ritardo
Treno 12878 delle ore 13.59 soppresso da Catania a Messina
Treno 12880 delle ore 14.23 è arrivato a Messina con 26 minuti di ritardo
Treno 12830 delle ore 14.25 è arrivato a Messina con 23 minuti di ritardo
Treno 12882 delle ore 16.20 soppresso da Catania ad Alcantara, parte da Alcantara ed arriva a Messina con 83 minuti di ritardo
Treno 3872 delle ore 17.16 è arrivato a Messina con 25 minuti di ritardo
Treno 8586 delle ore 17.33 è arrivato a Messina con 43 minuti di ritardo
Treno 12886 delle ore 20.46 è arrivato a Messina con 59 minuti di ritardo
I treni in questione hanno accumulato ritardi per 684 minuti pari a 11 ore e 24 minuti, mentre 323 sono i km/treno soppressi.
E' il momento opportuno per iniziare a fare presente alla Regione Sicilia e a Trenitalia dei disagi e dei disservizi che l'utenza del treno subisce, ciò in occasione del perfezionamento degli allegati al Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario che la Regione Sicilia ha affidato a Trenitalia per il 2015 e 2016 per poi affidarlo definitivamente sino al 2027.
Serve la collaborazione di tutti gli utenti che dovranno segnalare 
all'indirizzo comitatopendolari@gmail.com quanto avviene durante il loro viaggio in treno e/o in stazione (climatizzazione, comfort, annunci, informazioni, etc). 
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer