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venerdì 19 settembre 2014

Renzi riprende a parlare di Ponte sullo Stretto

Renzi riprende a parlare di Ponte sullo Stretto. Noi abbiamo detto qualche anno fa... http://www.comitatopendolari.it/notizie/ponte-stretto-pendolari-siciliani-non-ci-sara-nel-2017-forse-neanche-dopo

mercoledì 29 febbraio 2012

Sciopero 1 marzo, regolari treni nazionali

Circoleranno in modo regolare i treni nazionali durante lo sciopero generale dei trasporti indetto dai sindacati dalle 14.00 alle 18.00 di giovedì 1 marzo
Per i treni regionali, si ricorda che lo sciopero non incide sulle fasce orarie più frequentate dai viaggiatori pendolari nei giorni feriali (6.00-9.00 e 18.00-21.00).
Regolare anche il collegamento tra Roma Termini e l’aeroporto internazionale di Fiumicino.
Per le informazioni Trenitalia attiverà dalle 12.00 di mercoledì 29 febbraio il numero verde gratuito 800 892021.
Informazioni sullo sciopero anche nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, nelle agenzie di viaggio convenzionate e sui new media del Gruppo FS Italiane.

Fonte: Fsnews 28 febbraio 2012

martedì 29 novembre 2011

Le nostre richieste del 29 novembre 2011 - Incontro Pendolari - Regione -Trenitalia - Rete Ferroviaria Italiana

In vista dei nuovi orari ferroviari, che entreranno in vigore il 11 dicembre p.v., ed a seguito dell’invito all'incontro, da parte del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, che si terrà domani a Palermo alle ore 11.30 presso la sede dell'Assessorato regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, desideriamo, alla luce della nuova proposta dell’offerta ferroviaria presentata da Trenitalia, poterla integrare con nostre proposte per migliorarne la funzionalità:

INTEGRAZIONI SULLA RELAZIONE MESSINA - CATANIA - SIRACUSA

• Treno 12865 ripristinare la percorrenza prevedendo l’arrivo a Catania alle ore 07.37;

• Treno 8577 con partenza alle ore 06,48 da Fiumefreddo. - aggiungere la fermata di Mascali, considerato che il treno impiega lo stesso tempo di percorrenza (9 min.) del treno 12865 che la effettua (9 min.) e impiega 2 min. in più del treno diretto 3865 (7 min.). Tra l’altro si ravvisa la necessità della fermata a Mascali, per dare l’opportunità a molti lavoratori e studenti di poter prendere il secondo treno su quattro che ne transita non fermando a Mascali;

• Treno 8573 con partenza da Messina alle ore 20,37 - posticipare la partenza di 10/20 minuti;

• Treno 12885 con partenza da Messina alle ore 21.45 – fare effettuare la fermata alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia;

• NUOVO TRENO prevedere la realizzazione di una nuova corsa treno da Messina o da Taormina che arrivi sino a Catania, effettuando tutte le fermate, ciò per colmare l’enorme buco orario di circa 3 ore tra le due Città. Prevedere l’arrivo a Catania dell’eventuale nuova corsa alle ore 12.30;

INTEGRAZIONI SULLA RELAZIONE SIRACUSA - CATANIA - MESSINA

• NUOVO TRENO prevedere la realizzazione di una nuova corsa treno da Siracusa sino a Catania, effettuando tutte le fermate, ciò per dare l’opportunità agli utenti di poter rientrare a Catania usufruendo del mezzo treno. Ciò in considerazione del fatto che l’ultimo treno che parte da Siracusa è alle ore 17.00 (3872), non essendo più possibile poter salire sull’ICN 1938 nonostante è stato anticipato alle ore 19.30;

• Treno 12878 con partenza da Catania alle ore 13.55 - evitare la soppressione dalla fine di luglio sino alla fine di settembre;

• Treno 8586 con partenza da Catania alle ore 17.41 – posticiparne la partenza alle ore 17.51, per dare la possibilità a molti pendolari che finiscono il loro turno di lavoro alle 17.30 di poterne usufruire;

• Treno 12886 con partenza da Catania alle ore 20.40 - posticipare la partenza di 10/20 minuti;

• Treno 8574 con partenza da Catania alle ore 15.27, di voler creare la coincidenza o il comporto con il treno 8588 da Taormina;

• Treno 8588 con partenza da Taormina alle ore 15.55 – posticipare la partenza e creare la coincidenza o il comporto al treno 8574 che termina la sua corsa a Taormina alle ore 16.15. Da tenere in considerazione che il treno successivo da Taormina per Messina è alle ore 17.22;

• Treno 8584 con partenza da Catania alle ore 17.00 – prevedere l’arrivo alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia anziché alla stazione di Giarre-Riposto, sfruttando cos’ il raddoppio;

INTEGRAZIONI SULLA RELAZIONE MESSINA - PALERMO

Si ravvisa la necessita di creare delle coincidenze ai treni che arrivano da Siracusa a Messina con i treni in partenza da Messina per Palermo:

• Treno 12759 con partenza da Messina alle ore 06.55 – creare la coincidenza con il treno n 12866 in arrivo a Messina alle ore 07.10 essendo il treno n. 12759 un treno locale;

• Treno 3835 con partenza da Messina alle ore 07.29 – creare la coincidenza con il treno n. 12868 in arrivo a Messina alle ore 07.40;

• Treno 12761 con partenza da Messina alle ore 11.25 – creare la coincidenza con il treno n 3870 in arrivo a Messina alle ore 11.35 essendo il treno n. 12761 un treno locale;

• Treno 12765 con partenza da Messina alle ore 14.25 – creare la coincidenza con il treno n 12874 in arrivo a Messina alle ore 14.32 essendo il treno n. 12765 un treno locale;

• Treno 729 con partenza da Messina alle ore 19.43 – creare la coincidenza con il treno n. 8586 in arrivo a Messina alle ore 19.45 e/o con il treno n. 3872 in arrivo a Messina alle ore 20.10;

INTEGRAZIONI SULLA RELAZIONE SIRACUSA - CATANIA - MESSINA
INTEGRAZIONI SULLA RELAZIONE MESSINA – CATANIA - SIRACUSA

Si invita a voler considerare l’opportunità di trasformare tutte le soste tecniche in fermate nella stazione di Alcantara, ciò per dare l’opportunità a tutta l’utenza del comprensorio: Calatabiano, Naxos, Trappitello, Gaggi, Graniti, Castiglione e Francavilla di poterne usufruire.

INTEGRAZIONI SULLA RELAZIONE CATANIA - LETOIANNI
TRENI MARE NOSTRUM E TAORMINA EXPRESS

Prevedere la fermata dei treni: n. 25172 – 25178 – 25182 – 25186 – 25181 – 25183 – 25185 - 25187 denominati Mare Nostrum e Taormina Express nelle stazioni di Fiumefreddo di Sicilia e/o di Alcantara.

La strana situazione dei treni per il mare e la poca lungimiranza di Trenitalia nell’effettuare un servizio discriminante per alcuni territori della Riviera Jonica nei festivi da luglio a fine agosto.

Tenendo conto che queste quattro coppie di treni denominati Mare Nostrum e Taormina Express effettuano le seguenti fermate: Acireale – Giarre-Riposto – Taormina – Letojanni, saltando le stazioni di Fiumefreddo di Sicilia e di Alcantara, sia in andata che in ritorno.

Più volte, abbiamo chiesto chiarimenti alla Direzione di Trenitalia del perché questi treni non effettuino la fermata alla stazione di Fiumefreddo ed Alcantara, per’altro attingendo ad un grosso bacino di utenza sia alla stazione di Fiumefreddo (Mascali-Calatabiano-Piedimonte Etneo-Linguaglossa) che alla stazione di Alcantara (Calatabiano-Trappitello-Giardini-Gaggi-Graniti). Ci è stato risposto che essendo treni del mare e che a Fiumefreddo cosi come ad Alcantara il mare è distante e non essendoci un collegamento dalla stazione al mare hanno deciso di non dare la fermata a questi treni. La domanda sorge spontanea visto che il mare è ancora molto più distante sia dalla stazione di Giarre-Riposto, così come dalla stazione di Acireale e mi risulta che non vi è nessun collegamento tra le stazioni e la zona balneare dei due centri. In considerazione del fatto che nella giornata di domenica il servizio di trasporto ferroviario è dimezzato del 60% di corse sulla direttrice Catania-Messina e viceversa. E' necessario ovviare a tali disagi nell’attuare le fermate alle stazioni di Fiumefreddo e di Alcantara per dare un’opportunità in più all’utenza in generale ed ai turisti che in questo periodo affollano tali comprensori.

IL RIPRISTINO DEI TEMPI DI PERCORRENZA SEMPRE PIU’ ALLUNGATI

La modernizzazione di alcuni tratti delle ferrovie in Sicilia avrebbe dovuto accorciare i tempi di percorrenza nelle due dorsali Jonica e Tirrenica di almeno un 20%, ma ciò negli anni non è avvenuto, anzi ad ogni cambio di orari, si è avuto un netto e sensibile aumento dei tempi di percorrenza. Facendo riferimento alla relazione Messina-Catania-Siracusa, nonostante il completamento di alcuni tratti di doppio binario, la sostituzione delle vecchie traversine di legno con quelle di cemento, la sostituzione dei binari, l'arrivo in Sicilia dei nuovi locomotori E 464, dei treni Minuetto (cofinanziati con 50 milioni di euro dalla Regione Siciliana) e con la continua innovazione tecnologica della rete di questi ultimi anni, non è stata migliorata la percorrenza di molti treni, addirittura è stata allungata.

Trenitalia nel formulare gli orari allunga, di anno in anno, i tempi di percorrenza per azzerare e/o diminuire i tempi degli eventuali ritardi, e per di più un treno viene considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti. Da una nostra veloce analisi effettuata, abbiamo calcolato che è possibile ridurre i tempi di percorrenza almeno di un 10-15%, ovvero di 10/15 minuti per ogni ora di percorrenza.

Questa novità implica un principio molto pericoloso, ossia che più il treno “sta” sulla linea, più il servizio viene pagato dalla Regione, ben sapendo che negli anni i tempi di percorrenza (a parità di numero di fermate) sono stati sempre allungati, e, per di più un treno sarebbe considerato “puntuale” se solo avesse un ritardo compreso tra i 5 minuti!!!!

L’IMPORTANZA DEL CONTRATTO DI SERVIZIO

Quale coordinatore dei pendolari siciliani, ho il dovere di rappresentare l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo. Il Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora sottoscritto, deve essere e diventare uno strumento importante e valido perché pone, finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrà tenere conto della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno fatto del trasporto ferroviario il proprio mezzo per gli spostamenti. E’ giusto, a mio avviso, che si pongano le basi per la realizzazione di uno strumento efficiente ed efficace nella prospettiva di essere tenuti in considerazione come utenza pendolare, e perché no, poter collaborare per concorrere ed individuare dei percorsi che, partendo dalle necessità dei vari territori, si traducano in azioni concrete e di sostegno alla mobilità dei cittadini, perseguendo quanto più possibile obiettivi di integrazione di più modi di trasporto.

Desidero mettere in rilievo come gli utenti del trasporto ferroviario, si basino sull’orario di trasporto per effettuare scelte non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario, quindi è necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore, e che inoltre tutte le variazioni stagionali e annuali vengano concordate in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.

Riteniamo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza in generale ed in modo particolare all’utenza pendolare, e a tutelare il cittadino che giornalmente è costretto a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio posto di lavoro, studio e altro.

Certi della Vs. disponibilità e sensibilità a tale problematica, nell’attesa di un vs. sollecito riscontro, porgo a nome del Comitato Pendolari, cordiali saluti

Giosuè Malaponti

All’Assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità

c.a. Assessore Pietro Carmelo Russo

Al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità
c.a. Dirigente Generale Avv. Vincenzo Falgares

Al Dipartimento delle Infrastrutture e della Mobilità
Servizio 4° Trasporto regionale Ferroviario
c.a. Dott. Ignazio Coniglio
c.a. Dott. Francesco D’Amore
c.a. Sig.ra Maria Giovanna Allegra

Alla Direzione Regionale Trenitalia Sicilia
c.a. Ing. Francesco Costantino

Alla Direzione Regionale Sicilia di Trenitalia
Divisione Passeggeri regionale
Sig. Francesco Mignosi

Alla Divisione Passeggeri Regionale
Direzione Regionale Sicilia - Contratto di Servizio e Tariffe
c.a. Dott.ssa Patrizia Sancarlo

Alla Direzione Territoriale Produzione RFI Sicilia
c.a. Ing. Filippo Palazzo

Agli Organi di Stampa

domenica 27 novembre 2011

I Pendolari di tutta Italia rilanciano al nuovo Governo l’Appello per salvare il Trasporto Pubblico


Non c’è tempo da perdere, nei prossimi giorni il nuovo Governo deciderà le azioni da compiersi per salvare l’Italia dal fallimento. Anche il Trasporto Pubblico rischia di scomparire a causa dei tagli decisi dal recedente Governo: è per questo che le Associazioni e i Comitati di Pendolari di tutta Italia, affiancati da Associazioni di Consumatori e da Organizzazioni sindacali hanno deciso di rivolgere nuovamente al Presidente Napolitano e al nuovo Governo il loro pressante Appello per salvare il Trasporto Pubblico sperando in un diverso e positivo accoglimento delle loro istanze, che provengono da milioni di cittadini dell’Italia intera.

In questi giorni il nuovo Governo sta decidendo quali azioni verranno messe in campo per tentare di risollevare le sorti del Paese, e per intraprendere il cammino del risanamento dei conti pubblici e del superamento della crisi economica che attanaglia l’Italia ormai da qualche anno.

Il Primo Ministro Monti, nel suo discorso di apertura ha parlato di sacrifici, ma anche di crescita, e in quest’ottica intendiamo rilanciare l’Appello per salvare il Trasporto Pubblico, chiedendo al nuovo Governo di farne uno dei temi caratterizzanti la sua azione.

Nonostante il Parlamento avesse espresso, ancora recentemente, il suo sostegno a che il Trasporto Pubblico fosse dotato delle necessarie risorse, votando in modo quasi unanime alcune mozioni, il precedente Governo non ha tenuto conto di tale condivisa volontà politica e nella legge di stabilità ha confermato il taglio del 75% delle risorse destinate al Trasporto Pubblico, sancendone di fatto il completo smantellamento.

Non c’è tempo da perdere: è per questo che le Associazioni e i Comitati di Pendolari di tutta Italia, affiancati da Associazioni di Consumatori e da Organizzazioni sindacali hanno deciso di rivolgere nuovamente al Presidente Napolitano e al nuovo Governo il loro pressante Appello per salvare il Trasporto Pubblico sperando in un diverso e positivo accoglimento delle loro istanze, che provengono da decine di migliaia di cittadini dell’Italia intera.

Ecco, quindi, il testo dell’Appello:

Appello per salvare il trasporto pubblico: no al taglio delle risorse, no al taglio del servizio

Togliere risorse al trasporto pubblico (treni, autobus, metropolitane, ecc.) è un grave errore strategico poiché se da un lato viene limitato il diritto alla mobilità dei cittadini, dall’altro si aumentano i costi sociali legati a incidentalità, congestione ed inquinamento, si deprime l’economia e lo sviluppo economico e si causa un generale peggioramento della qualità della vita.

Al Presidente della Repubblica Italiana

Al Presidente del Consiglio e Ministro dell’Economia e delle Finanze

Al Ministro dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti

Signor Presidente della Repubblica, Signor Presidente del Consiglio, Signor Ministro dei Trasporti,

sono quasi 3 milioni i cittadini che ogni giorno basano sulla disponibilità di mezzi di trasporto pubblici la loro possibilità di andare al lavoro, a scuola, all’università, e, in generale, a svolgere le loro più diverse attività.

Usare i mezzi pubblici non significa solo poter disporre di un modo economico per spostarsi dalla propria abitazione verso la destinazione prescelta, ma significa scegliere una modalità di trasporto in grado di coniugare con efficacia diversi importanti vantaggi: un minor inquinamento ambientale, un minor congestionamento delle strade, una minore incidentalità con i connessi alti costi sociali, per non citarne che alcuni. Nell’insieme, una mobilità collettiva efficiente è un fattore in grado di migliorare in modo sensibile la qualità della vita percepita dai cittadini.

La Manovra varata dal precedente Governo prevede per il 2012 ulteriori tagli nei trasferimenti alle Regioni, tagli che si abbattono, in particolare, sul trasporto pubblico mettendone in pericolo la stessa sussistenza, atteso che si parla di una riduzione del 75% delle risorse.

Attuare una simile misura impedirebbe da un lato a centinaia di migliaia di studenti e lavoratori di muoversi e dall’altro provocherebbe il caos poiché farebbe aumentare ulteriormente il traffico e la congestione delle nostre strade, che già in molti casi sono oltre il livello di guardia.

Per ovviare parzialmente ai tagli le Regioni non avrebbero altra scelta che aumentare in modo insostenibile il prezzo dei biglietti e degli abbonamenti, e questo nel bel mezzo di una crisi economica che erode stipendi e pensioni sempre più insufficienti a far fronte alle necessità quotidiane.

L’aumento dell’IVA al 21% ha portato inoltre un ulteriore aumento del costo della vita e in particolare dei trasporti, con un ulteriore effetto negativo sul potere d’acquisto dei cittadini, andando a colpire, proporzionalmente, le fasce più deboli, numericamente in costante aumento.

Anche le conseguenze dei tagli al trasporto pubblico sul sistema economico nel suo complesso sarebbero molto negative, abbiamo già accennato ai costi sociali dovuti a congestione, inquinamento e relative malattie, incidentalità, che già oggi costano al Paese ben 2 punti di PIL e che una più attenta politica in favore della mobilità collettiva e sostenibile potrebbe sensibilmente abbassare, liberando risorse per investimenti in grado di creare occupazione e migliore qualità della vita.

Impiegare risorse in trasporto pubblico e mobilità sostenibile non è un costo, ma un investimento che riveste un carattere anticiclico nei confronti di una crisi economica dalla quale sarà possibile uscire solo se saremo in grado di immaginare un futuro diverso e migliore della realtà in cui viviamo oggi. Non è giocando in difesa, ripiegati su noi stessi, così come prefigurebbe appunto una politica di soli tagli, che potremo vincere le sfide della mondializzazione economica.

Pensiamo che la mobilità collettiva faccia parte di questa visione del nostro futuro, insieme ad una economia che punti con decisione sull’innovazione e sullo sviluppo sostenibile, ed è per questo che ci rivolgiamo a Lei, Signor Presidente della Repubblica, a Lei Signor Presidente del Consiglio, e a Lei Signor Ministro dei Trasporti, perché sia riconsiderata l’ipotesi di tagliare le risorse ad un settore non solo vitale per milioni di cittadini, ma dal quale l’economia potrebbe trarre grande impulso.

Solo poche settimane fa, il 27 ottobre, il Parlamento si è espresso a grandissima maggioranza approvando ben 6 mozioni che sollecitano serie e concrete misure a favore del Trasporto Pubblico, indicando anche le possibili fonti di finanziamento. Auspichiamo vivamente che questa largamente condivisa volontà politica potrà essere assunta e tradotta in azione di governo dal nuovo Esecutivo, ed è anche in forza di questo pronunciamento che rilanciamo questo Appello.

Confidando che questo appello non resterà inascoltato, rivolgiamo a Lei, Signor Presidente della Repubblica, a Lei Signor Presidente del Consiglio, e a Lei Signor Ministro dei Trasporti, il nostro sincero ringraziamento per l’attenzione prestata alla voce di milioni di cittadini.

Seguono firme dei Comitati Pendolari

sabato 26 novembre 2011

A TUTTI I PENDOLARI (Nota del Comitato Nazioanle Pendolari)

Tutti noi pendolari viviamo sulla pelle il disagio causato dall'obsolescenza del materiale rotabile, o dalla sua mancanza, e dal mancato adeguamento tecnologico della rete ferroviaria "Lenta".

Molti sono i piani fatti per adeguare il materiale rotabile per pendolari e servizi locali, come il famoso piano dei 1000 treni, bloccato da Tremonti lo scorso anno, o quello, più modesto, per l'acquisto di 80 treni da parte di Trenitalia, anche questo rimasto senza fondi.

D'altra parte, le risorse previste dal "Decreto sviluppo" (i famosi 425 milioni di euro) del 2008, l'anno scorso sono state dirottate in conto esercizio per consentire il funzionamento dei trasporti pubblici.

Pochi sanno che in Italia sono presenti numerose realtà industriali, anche se ormai di proprietà estera, che hanno un elevato livello qualitativo e tecnologico, un patrimonio che rischiamo di perdere.

I lavoratori del settore, che pure ha una notevole valenza tecnologica, rischiano di restare senza posto di lavoro, in un momento in cui, come viviamo sulla pelle ogni giorno, non è facile trovare lavoro.

Una riprova di come i tagli "lineari", attuati senza prospettive di superamento della crisi e senza eliminare il parassitismo burocratico (che invece sta facendo affondare alcune aziende ferroviarie), finiscano per provocare essi stessi una crisi ancora maggiore. Anche certe scelte, come l'utilizzo dei fondi per il rinnovo del materiale rotabile, sono assai discutibili.

Per converso, molte opere inutili o, quantomeno, non necessarie in questo momento storico, vanno tranquillamente avanti approfondendo la voragine del debito improduttivo, in primis la TAV. Gli interventi di adeguamento degli impianti ferroviari sulle linee ferroviarie usate dai pendolari e percorsi da centinaia di treni al giorno languono per mancanza di fondi.

Le nostre ferrovie hanno bisogno di tecnologia e di intelligenza per poter vincere le molteplici sfide: la crisi, l'ambiente, la concorrenza dell'auto.

Propongo pertanto di solidarizzare pertanto con i lavoratori del settore della costruzione di materiale ferroviario, della sua manutenzione e delle tecnologie di gestione della circolazione ferroviaria.

Cordiali saluti

Comitato Nazionale Pendolari

sabato 19 novembre 2011

Disagi sul treno Fiumefreddo-Bicocca: appello a Trenitalia

I pendolari che ogni mattina si servono del treno 8577 Fiumefreddo -Bicocca sono veramente stanchi di viaggiare come sardine e senza dignità sul treno locale. Il treno, di solito un Minuetto, parte alle ore 6.50 da Fiumefreddo e arriva nella stazione di Giarre-Riposto quasi semipieno, in questa fascia oraria a servirsi di questo treno in questa stazione siamo più di trecento fra lavoratori e studenti.
All'arrivo del treno c'è la corsa e la spinta per salire e cercare i posti a sedere oppure trovare un piccolo spazio nei corridoi. La situazione si aggrava ancora di più nelle stazione di Guardia ed Acireale perché anche qui si aggiungono altri cinquanta passeggeri, quindi muoversi lungo il treno è letteralmente impossibile.
Viaggiamo veramente peggio delle bestie. In barba alle norme di sicurezza. Se qualcuno ha un malore o qualcosa del genere sono guai. Si fa quindi appello a Trenitalia: invece di far partire il Minuetto, si attivi per fare partire un treno con almeno tre o quattro carrozze per eliminare così questa situazione di disagio.
Tutti i pendolari sperano che Trenitalia che sostiene di considerare l'ascolto del cliente come un fondamentale strumento per comprendere le esigenze di chi utilizza il treno al fine di rendere i servizi più efficaci e con meno disagi , accolga questa richiesta.

Gaetano Bonaventura -
  • Venerdì 18 Novembre 2011
  • Catania (Cronaca),
  • pagina 35

domenica 26 giugno 2011

Nessun orario nelle bacheche in tutte le stazioni ferroviarie


Trenitalia, così come avviene ogni anno nel mese di giugno propone alla propria clientela il nuovo orario estivo che è entrato in vigore domenica 12 giugno.
A distanza di 15 giorni dall’entrata in vigore del nuovo orario le bacheche orarie in quasi tutte le stazioni si presentano vuote, o meglio prive dei poster con i nuovi orari.
Credo che, la competenza relativa alle informazioni alla clientela nelle stazioni, spetti a Rete Ferroviaria Italiana.
Non è concepibile che a distanza di 15 giorni dal cambio orario ci sia una fotocopia (formato A3) dei nuovi orari solo in una bacheca situata al primo binario della stazione centrale di Catania e tutte le altre bacheche vuote nel sottopassaggio ed ai restanti 7 binari.
Da sottolineare che in tutte le altre stazioni non vi è nemmeno quella fotocopia. Non è la prima volta che ciò accade, è ormai prassi consolidata o normalità da parte di chi gestisce il servizio informazioni, in considerazione del fatto che si verifica ogni anno sia al cambio orario annuale di dicembre che a quello intermedio di giugno, tutto ciò in barba alla tempestiva informazione alla clientela che ahimè deve strabuzzare la vista o fare la fila per leggere nell’unica e sola locandina i nuovi orari.



martedì 3 maggio 2011

Notizie Sindacali: Informativa su incontro del 2 maggio con Trenitalia

Nella mattinata odierna si è svolto il previsto incontro con Trenitalia sul problema delle trasferte/traslochi temporanei forzose ordinate per sopperire alle esigenze della DTR.

Trenitalia ha evidenziato una sofferenza per il periodo estivo stimata in circa 75 risorse nel personale di bordo.

Tale esigenza si verrebbe fronteggiare con provvedimenti di mobilità professionale dalla manovra di DTR al Bordo sempre di DTR.

Contestualmente, la Divisione Cargo disporrebbe trasferte forzate (circa 50 risorse) verso DTR per le esigenze della manovra della Regionale, chiudendo di fatto diversi impianti, in special modo al centro-sud.

Nelle lettere di trasferimento prodotte a firma Luciano Stocchi P.O. Trenitalia, si presuppone la condizione di esubero strutturale per tutti i manovratori Cargo coinvolti e ciò, anche in relazione agli ultimi accordi procedurali riguardanti il collocamento al fondo di sostegno non risulta essere veritiero.

Come OO.SS. abbiamo contestato tale procedura.

Nel metodo perché senza preavviso e senza alcun confronto si operano manifestazioni d’interesse e provvedimenti di mobilità forzata.

Nel merito le contestazioni hanno riguardato:

1. la mancanza di programmazione nel Trasporto Regionale scaturisce in provvedimenti unilaterali che dovevano essere evitati fronteggiando le carenze organiche con le assunzioni nel settore Bordo previste nell’accordo nazionale del 17 novembre scorso.

2. la dichiarazione di esubero della Divisione Cargo all’indomani della chiusura delle procedure sul Fondo con accordi che hanno definito le situazioni produttive della Divisione non è veritiera, a tal proposito e su tale presupposto sono state contestate le trasferte forzate.

3. infine, è stato evidenziato come RFI stia impostando progetti di riorganizzazione (ancora tutti da verificare) della Manovra che produrranno effetti occupazionali sul settore.

La riunione è terminata con l’impegno di aggiornarsi ad una fase successiva alle necessarie verifiche su quanto emerso nel corso dell’incontro odierno.

Roma, 3 maggio 2011

Segreterie Nazionali

Filt-CGIL, Fit-CISL, UILtrasporti, UGL Trasporti, FAST Ferrovie, ORSA Ferrovie

lunedì 9 agosto 2010

L'avvicendamento dei Dirigenti di Trenitalia in Sicilia

In questi dieci anni di attività del nostro comitato, abbiamo visto l'avvicendarsi di vari Direttori quali il Dott. Carlo Pino che fu il primo ad aprire il dialogo con i comitati pendolari in Sicilia. Dopo qualche hanno di intenso lavoro e buoni risultati arrivò alla Direzione di Trenitalia siciliana l'Ing. Giuseppe Trapani. Anche con lui abbiamo lavorato moltissimo raggiungendo diversi obiettivi. Dopo l'Ing. Trapani abbiamo avuto il piacere di confrontarci con la Dott.ssa Giusi Bongiorno, per un breve periodo, ed infine abbiamo collaborato fattivamente con il Dottor Stefano Carollo.
Con grande rammarico apprendiamo la notizia del passaggio di consegne alla Direzione Siciliana di Trenitalia.
Desideriamo porgere un cordiale saluto di ringraziamento al Dottor Stefano Carollo, che lascia la Direzione  di Trenitalia.
Il nostro ringraziamento per la grande disponibilità e per la proficua collaborazione nei confronti delle problematiche che man mano, noi pendolari, gli sottoponevamo.
Ci auguriamo che il nuovo dirigente di Trenitalia che arriverà in Sicilia, continui  il rapporto con i vari comitati siciliani, sulla stessa scia di chi l'ha preceduto,  visti i buoni rapporti intrattenuti e i risultati raggiunti, in questi ultimi 10 anni, con tutta la Direzione siciliana di Trenitalia.

Giosuè Malaponti
Comitato Pendolari Siciliani

sabato 7 agosto 2010

Il caso "TIRRENIA": La Sicilia sempre più penalizzata dal Governo.


Condividiamo in pieno quanto sta attuando il presidente della regione Lombardo sulla vicenda "Tirrenia", non condividiamo invece il silenzio della Regione Siciliana sul Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia. Le altre regioni italiane hanno tutte sottoscritto il contratto e già stanno portando avanti le istanze per i tagli ai finanziamenti per il rinnovo del contratto di servizio del 2011. Non è immaginabile che l'assessore regionale alla mobilità faccia partire il progetto "MUSA" per la mobilità ambientale, quando non viene incentivato il mezzo "TRENO" per eccellenza ecologico che darebbe di certo, alla mobilità ambientale che l'assessore Gentile vuole promuovere, un grosso contributo al raggiungimento dell'obiettivo del progetto stesso. Egregio Presidente occorre costruire anzichè il "PONTE" il "MURO sullo Stretto" visti i recidivi comportamenti del Governo nei confronti della nostra Sicilia.


Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari

venerdì 11 giugno 2010

Lettera aperta dei pendolari italiani al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Lettera aperta dei pendolari italiani al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Presidenza della Repubblica Palazzo del Quirinale Piazza del Quirinale 00187 Roma

Anticipata via @ a:presidenza.repubblica@quirinale.it

Milano, 10 giugno 2010

Illustrissimo Presidente,

Abbiamo appreso con grande stupore che lo scorso 1° giugno l’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato SpA ing. Mauro Moretti è stato da Lei nominato Cavaliere del Lavoro.

Non discutiamo i risultati ottenuti da Moretti riguardo al risanamento del bilancio di FS SpA e all’avvio dell’alta velocità, ma crediamo che siano ben note a tutti le condizioni del trasporto ferroviario universale, ovvero quei treni regolamentati dai vari Contratti di Servizio stipulati con le regioni (treni regionali) o dal Contratto Nazionale per il trasporto universale a media lunga distanza (treni IC).

Nei tre anni di gestione Moretti i treni utilizzati da milioni di pendolari ferroviari italiani (il 90% dell’intero traffico ferroviario nazionale) hanno subito peggioramenti in termini di condizioni di viaggio, puntualità, tempi di percorrenza, pulizia, decoro e prezzi.

Nel nostro Paese, purtroppo, ormai viaggiano due Italie: una coccolata sulla rete ad alta velocità e un’altra vessata sulle linee tradizionali.

A noi tutto ciò appare come una grave ingiustizia e, contestualmente, la nomina di Moretti a Cavaliere del Lavoro ci sembra incongruente con la finalità che dovrebbe essere alla base del conferimento dell’onorificenza, ovvero aver realizzato qualcosa a beneficio dell’intera comunità nazionale.

RibadendoLe l’infinita stima che riponiamo nella Sua figura e nel Suo ruolo, ci rimettiamo ad un Suo cortese riscontro per meglio capire le motivazioni che l’hanno indotta a tale nomina.

Ossequiosi saluti.

mercoledì 30 dicembre 2009

IL SILENZIO DELLA REGIONE SUL CONTRATTO DI SERVIZIO

Il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario che in tutte le regioni italiane è stato sottoscritto, in Sicilia è ancora in via di definizione al Dipartimento Trasporti della regione. Il Contratto di Servizio prima della sua sottoscrizione, nelle altre regioni d’Italia, è stato discusso, pianificato e concordato con i Comitati dei Pendolari e le Associazioni dei Consumatori. Non possiamo dire la stessa cosa della Regione Siciliana. Il Contratto di Servizio in Sicilia, nonostante le molte richieste di audizione dei Comitati Pendolari Siciliani, non è stato ancora presentato, discusso, concordato e pianificato con gli stessi che sono i maggiori fruitori del servizio di trasporto ferroviario. Il Contratto di Servizio in Sicilia è Top Secret. Nelle altre regioni d’Italia vedi la Liguria, la Lombardia, gli assessori regionali ai trasporti sono scesi in piazza a protestare assieme ai pendolari per i disservizi di Trenitalia, ed hanno chiamato i pendolari ad intervenire sul Contratto di Servizio proposto da Trenitalia, prima della sua sottoscrizione. Gli assessori regionali hanno fatto tesoro dell’esperienza di chi da diversi anni ha scelto il mezzo pubblico “treno” per i propri spostamenti, ma tutto questo alla politica siciliana non interessa. In merito alla sottoscrizione del Contratto di Servizio, desideriamo fare presente che, occorre fare molta attenzione, in quanto sappiamo che Trenitalia farà sentire tutto il suo peso di monopolista, cercando di imporre a suo piacimento le regole che sarà chiamata a rispettare.

Nel nuovo tipo di Contratto di servizio che Trenitalia sta proponendo alle Regioni, il sistema di contabilità regolatoria (riferita al treno/km) è stato sostituito con il sistema a catalogo (riferito all’ora di servizio per tipologia di treno), questa novità implica un principio molto pericoloso, ossia che, più il treno “sta” sulla linea, più il servizio viene pagato dalla Regione, ben sapendo che negli anni i tempi di percorrenza (a parità di numero di fermate) sono stati sempre allungati, e, per di più un treno sarebbe considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti!!!!.

La durata prevista è di sei anni + sei al costo di 120 milioni di euro l’anno.

Il Contratto di Servizio deve riportare il focus della questione su quello che, dal nostro punto di vista, è il soggetto principale del servizio stesso, ossia “l’UTENTE”

Ecco alcune delle nostre proposte da inserire nel Contratto di Servizio:

1.Venga ripristinata la possibilità di acquistare il titolo di viaggio a bordo treno e senza pagare alcuna sanzione in caso di chiusura della biglietteria o dei guasti dei self service, e di chiusura dei punti vendita presenti in zona (es. orario notturno e festivo);

2.Le tariffe di biglietti ed abbonamenti restino fisse per la durata del contratto di servizio, e non si possano apportare modifiche, anche orarie, che abbiamo come effetto oneri maggiori per gli utenti;

3.Si preveda la possibilità per abbonati e utenti di poter prendere qualunque tipo di treno in caso di ritardo di oltre 15 minuti o di soppressione del proprio treno, senza nessun aggravio di spesa;

4.Si attui la pratica della corresponsione del “bonus” agli abbonati del trasporto regionale. Le risorse verranno ottenute dalle sanzioni elevate a Trenitalia dalla Regione in caso di disservizi (ritardi, soppressioni, climatizzazione, carenze igieniche e di manutenzione, ecc.);

5.Nel nuovo contratto di servizio vengano introdotti criteri e parametri che tengano finalmente conto del concetto di qualità del servizio in termine di efficienza ed efficacia, visto dal punto di vista dell’utente, che è quello che a noi e pensiamo anche alla all’Istituzione regione, interessa maggiormente.

Concludiamo facendo presente che, il cittadino-utente-siciliano, deve poter disporre di un sistema di trasporto che soddisfi le proprie aspettative ed esigenze, dato che la Sicilia ed i siciliani hanno veramente bisogno di un trasporto efficiente ed efficace e di condizioni di trasporto semplici e flessibili per la loro mobilità.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

venerdì 25 dicembre 2009




















A nome del Comitato Pendolari, porgo i miei migliori auguri a quanti ci collaborano e ci sostengono nelle nostre civili battaglie, per renedere il trasporto pubblico più efficiente ed efficace.


AUGURI DI UN FELICE NATALE E DI UN PROFICUO 2010

Giosué Malaponti
Coordinatore Comitato Pendolari

mercoledì 9 dicembre 2009

NUOVI ORARI SULLA MESSINA-CATANIA-SIRACUSA DAL 13 DICEMBRE 2009

Ci pregiamo mettere online i nuovi orari che entreranno in vigore a partire dal 13 dicembre 2009. Per quanto riguarda l'esito dell'incontro di oggi con i Dirigenti di Trenitalia, i Dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana, assenti i Dirigenti del Dipartimento Trasporti della Regione Siciliana, a breve metteremo online il resoconto dell'incontro odierno.

Intanto in allegato alla presente vi alleghiamo gli orari che entreranno in vigore il 13 dicembre 2009.

Link Orari:

http://www.comitatopendolari.it/files/13%20dicembre%202009%20Messina%20-%20Siracusa%20Nuovi%20Orari.PDF

http://www.comitatopendolari.it/files/13%20dicembre%202009%20Siracusa%20-%20Messina%20Nuovi%20Orari.PDF

mercoledì 11 novembre 2009

Trenitalia convoca i Comitati dei Pendolari sulla nuova offerta oraria

Si riporta il testo dell'email di invito.

Invitiamo codesto Comitato a partecipare all’incontro del 19 novembre 2009 ore 15.30, presso la sede di questa Direzione Regionale Sicilia di Trenitalia, sita in via Roma, 19 Palermo, al fine di illustrare le novità della nuova offerta oraria.

Cordialità
Loredana De Michele
Trenitalia S.p.A. - Divisione Passeggeri Regionale
Direzione Regionale Sicilia Commerciale Sicilia

martedì 3 novembre 2009

Incontro sul Contratto di Servizio con l'Assessorato regionale ai Trasporti

Dal Dipartimento Trasporti, viste le innumerevoli richieste di audizione sul Contratto di Servizio, ci comunicano che, presumibilmente nella seconda settimana di novembre, con data e orari da confermare successivamente, i Rappresentanti dei Comitati dei Pendolari saranno convocati in Assessorato per discutere sulla nuova proposta di orario invernale decorrente dal 13 dicembre p.v.

giovedì 22 ottobre 2009

La Politica Siciliana, le Ferrovie e le Infrastrutture

Che il nostro sistema ferroviario è antiquato, obsoleto e soprattutto non è in alcun modo compatibile con lo sviluppo della Sicilia, è ormai da anni un fatto concreto. Desidero sottoporre alla politica regionale, ed in modo particolare al Presidente della Regione, On. Raffaele Lombardo, che, se il nostro sistema ferroviario è antiquato, lo è proprio grazie alla scarsa attenzione che la politica regionale ha dedicato all'incentivazione del trasporto e delle infrastrutture ferroviarie siciliane.
Non è possibile che si punti l’indice nei confronti dello Stato, di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia, quando la politica siciliana in materia di trasporto e di infrastrutture, in questi ultimi trent’anni, non ha prodotto nulla per cercare di diminuire il gap infrastrutturale fra nord e sud.
Ma le occasioni ci sono state! Vedi i vari progetti del raddoppio Messina-Catania-Siracusa andati persi.
Nel 1998 sono stati persi per la progettazione 500 milioni delle vecchie lire.
Nell’ottobre 2001 con la sottoscrizione in Sicilia dell’Accordo di Programma Quadro tra Regione Siciliana (presidente Cuffaro) e Ministro dei Trasporti (On.Lunardi), venivano finanziati 1970 milioni di euro per il raddoppio della dorsale ionica Messina-Catania-Siracusa per il tratto Fiumefreddo-Giampilieri.
Soldi andati persi o perlomeno scomparsi dai contratti di programma, ma fino al 2007 c’erano! Da oltre quarant’anni si parla di migliorare le principali infrastrutture viarie e ferroviarie siciliane, ma come ogni anno vengono fatti i vari proclami sulle testate dei quotidiani siciliani dandoci il ben servito su opere che la politica, certamente, non vuole portare avanti visti i risultati di un Italia a due o più velocità.
L’esigenza di dotare la Regione Siciliana di uno strumento pianificatorio del settore, era stata avvertita dall’Amministrazione regionale già dalla metà degli anni ottanta, quando con legge regionale n. 68 del 14 Giugno 1983 venne sancito che la Regione siciliana avrebbe dovuto dotarsi di un proprio Piano Regionale dei Trasporti.
Tenuto conto che la Giunta di Governo regionale ha approvato (delibera n. 322/2002 e delibera n.375/2002 previo parere favorevole della IV Commissione legislativa dell'Assemblea Regionale Siciliana e adottato con D.A. n.237 del 16 dicembre 2002) il nuovo Piano Direttore dei Trasporti ed i quattro Piani Attuativi (aereo-marittimo-stradale-ferroviario) (adottato dall'Assessore Granata il 17.11.2004 con suo Decreto n. 163/Gab. e approvato dalla Giunta di Governo regionale delibera n. 367/2004 con il parere favorevole della IV Commissione parlamentare dell'ARS del 15.09.2004), e che sino ad oggi non ha prodotto nulla o quasi nulla per il miglioramento delle infrastrutture viarie e ferroviarie e per l’incentivazione del trasporto pubblico locale.
I siciliani, anch’essi cittadini italiani sono costretti a subire da troppo tempo le conseguenze di questi ritardi infrastrutturali ed è compito dei nostri rappresentanti politici siciliani (comunali, provinciali, regionali e nazionali) rimuovere gli ostacoli di ordine sociale ed economico, così come recita l’art. 3 della Costituzione Italiana.
Non vorremmo che le infrastrutture di cui i Siciliani e la Sicilia si aspettano da quarant’anni, viaggiassero solo sui binari delle varie campagne elettorali. La politica, riconosca il proprio mea culpa, cerchi di recuperare i fondi perduti e si adoperi al completamento urgente delle due dorsali: - Ionica (Messina-Catania-Siracusa) - Tirrenica (Messina-Palermo) e successivamente alla progettazione della Catania-Palermo, che non è una priorità, viste le due incompiute e a proseguire nella progettazione a medio e lungo termine dello sviluppo socio-economico siciliano.

In considerazione del fatto che nel panorama ferroviario nazionale, la regione Sicilia si trova all’8° posto, dopo Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Veneto, Campania, per la lunghezza complessiva dei binari, ed al 5° posto per le linee ferroviarie in esercizio dopo Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, mentre è al 16° posto con 169 km. (12%) di linea a doppio binario su 1378 km. a seguire Sardegna, Molise, Basilicata e Valle d’Aosta. (dati sulle linee rilevati dal sito di Rete Ferroviaria Italiana aggiornato a gennaio 2009).
 
Giosuè Malaponti
Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

lunedì 19 ottobre 2009

Treni soppressi, Sicilia sempre più penalizzata. Questa la nostra denuncia

Apprendiamo da un comunicato stampa di Trenitalia che da lunedì 19 ottobre verranno soppressi diversi treni sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, a causa dei notevoli danni alle infrastrutture ferroviarie. Queste le corse che da lunedì verranno momentaneamente soppresse: Servizio di Metroferrovia Messina-Giampilieri.I treni regionali 3856 Siracusa-Catania, 3889 Messina-Siracusa, 12801 Taormina-Catania.
Questi ultimi due saranno sostituiti dall'unico nuovo treno regionale 3841 con partenza da Messina alle 4.45, da Taormina alle 5.20, da Catania alle 6.10 ed arrivo a Siracusa alle 7.36. Saranno invece sostituiti con autobus i treni regionali: 12756 S. Agata di Militello-Messina, 12779 Messina-S. Agata, 8594 Gela-Catania. Gli autobus fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni. Considerato che il primo treno utile da Messina che arriva in un orario decente a Catania dopo questa comunicazione di Trenitalia, è il treno Minuetto n.8585 che parte da Fiumefreddo di Sicilia alle 06.48 e che allo stato attuale non può sopportare il gran numero dei pendolari che ogni mattina normalmente lo utilizzano, a maggior ragione stamattina che su questo treno dovevano prendere posto anche i pendolari del treno 3889 soppresso. Stamane su questo treno vi erano oltre 400 persone stritolate come sardine che ad ogni fermata sino a Catania cercavano di fare ancora posto a qualche altro collega pendolare che non è potuto salire come alla stazione di Acireale. Occorre, viste queste soppressioni, cambiare urgentemente il tipo di materiale del treno, che non può essere certamente il treno Minuetto, ma servono almeno tre vetture trainate da un locomotore. Desideriamo denunciare ancora un nulla di fatto sul Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario tra la Regione Siciliana e il Gruppo Ferrovie dello Stato. Trenitalia nell’incontro di Palermo di dieci giorni fa, ha prospettato ai comitati dei pendolari, che se non verrà a breve siglato il Contratto di Servizio non potrà confermare l’attuale offerta di trasporto, e che dal prossimo cambio orario del 12 dicembre 2009, attuerà un taglio del 20% su tutta l’offerta di trasporto ferroviario in Sicilia. Desideriamo chiedere all’assessore regionale ai trasporti, sen. Nino Strano, che fine ha fatto la rivoluzione copernicana, la svolta epocale, che ha descritto subito dopo l’incontro di Roma del 7 settembre con l’A.D. Moretti e perché in quella data non è stato sottoscritto il Contratto di servizio siciliano? Quando pensa che verrà firmato? Quando verrà presentato ai pendolari?
Siamo seriamente preoccupati per questi tagli del 20%, e per questo ritardo nella firma del contratto di servizio, in considerazione del fatto che tale ritardo possa pregiudicare la concessione dei fondi per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile alla nostra regione, e che i tagli del 20% annunciati dal 12 dicembre 2009 sia l'ulteriore danno che si aggiunge alla beffa, poiché si corre il rischio che a taglio avvenuto i mezzi non utilizzati in Sicilia, vengano dirottati in altre regioni. Non vorremmo che queste siano le prime prove generali...!!!

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR

(AGI) - Palermo, 16 ott. - Il maltempo di questi giorni in Sicilia ha causato una serie di problemi tecnici alle infrastrutture e ai rotabili delle Ferrovie dello Stato, costrette per questo a una "temporanea rimodulazione dell'offerta ferroviaria regionale" a partire da lunedi'. In particolare, saranno cancellati il servizio di Metroferrovia Messina-Giampilieri.I treni regionali 3856 Siracusa-Catania, 3889 Messina-Siracusa, 12801 Taormina-Catania.Questi ultimi due saranno sostituiti dall'unico nuovo treno regionale 3841 con partenza da Messina alle 4.45, da Taormina alle 5.20, da Catania alle 6.10 ed arrivo a Siracusa alle 7.36.Saranno invece sostituiti con autobus i treni regionali: 12756 S. Agata di Militello-Messina, 12779 Messina-S.Agata, 8594 Gela-Catania. Gli autobus fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni.

sabato 17 ottobre 2009

Sicilia sempre più penalizzata, questa la nostra denuncia!

Da lunedì 19 ottobre apprendiamo, da un comunicato stampa di Trenitalia, che verranno soppressi diversi treni sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, a causa dei notevoli danni alle infrastrutture ferroviarie. Desideriamo denunciare ancora un nulla di fatto sul Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario tra la Regione Siciliana e il Gruppo Ferrovie dello Stato. Trenitalia nell’incontro di Palermo di dieci giorni fa, ha prospettato ai comitati dei pendolari, che se non verrà a breve siglato il Contratto di Servizio non potrà confermare l’attuale offerta di trasporto, e che dal prossimo cambio orario del 12 dicembre 2009, attuerà un taglio del 20% su tutta l’offerta di trasporto ferroviario in Sicilia. Desideriamo chiedere all’assessore regionale ai trasporti, sen. Nino Strano, che fine ha fatto la rivoluzione copernicana, la svolta epocale, che ha descritto subito dopo l’incontro di Roma del 7 settembre con l’A.D. Moretti e perché in quella data non è stato sottoscritto il Contratto di servizio siciliano? Quando pensa che verrà firmato? Quando verrà presentato ai pendolari?
Siamo seriamente preoccupati per questi tagli del 20%, e per questo ritardo nella firma del contratto di servizio, in considerazione del fatto che tale ritardo possa pregiudicare la concessione dei fondi per l’acquisto o la ripartizione del materiale rotabile alla nostra regione, e che i tagli del 20% annunciati dal 12 dicembre 2009 sia l'ulteriore danno che si aggiunge alla beffa, poiché si corre il rischio che a taglio avvenuto i mezzi non utilizzati in Sicilia, vengano dirottati in altre regioni.
Queste le corse che da lunedì verranno momentaneamente soppresse:
Servizio di Metroferrovia Messina-Giampilieri.
I treni regionali 3856 Siracusa-Catania, 3889 Messina-Siracusa, 12801 Taormina-Catania.
Questi ultimi due saranno sostituiti dall'unico nuovo treno regionale 3841 con partenza da Messina alle 4.45, da Taormina alle 5.20, da Catania alle 6.10 ed arrivo a Siracusa alle 7.36.
Saranno invece sostituiti con autobus i treni regionali: 12756 S. Agata di Militello-Messina, 12779 Messina-S. Agata, 8594 Gela-Catania. Gli autobus fermeranno nei piazzali antistanti le stazioni.

Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI SICILIANI

venerdì 9 ottobre 2009

Resoconto incontro Pendolari e Trenitalia del 08 ottobre 2009

Salve a tutti,

desidero informarvi su quanto è stato discusso ieri a Palermo, nella sede regionale di Trenitalia con i vari Comitati Pendolari presenti.

Il direttore di Trenitalia, Carollo, ha fatto presente che era stata presentata alla Regione una proposta di incentivazione dei servizi su quasi tutte le relazioni siciliane, con particolare riguardo al servizio nelle due dorsali più importanti, la Tirrenica e la Ionica, con treni veloci tra Messina-Palermo, Messina-Catania, Catania-Siracusa e Catania-Palermo, almeno in via sperimentale.

A tal proposito i rappresentanti dei Comitati Pendolari hanno sottolineato che questa proposta la conoscono solo dai giornali e che ancora non è stata illustrata nella sua completezza.

Resta il fatto, comunque, che tutte queste innovazioni dipendono dalla sottoscrizione del Contratto di Servizio tra la Regione e Trenitalia.

La Regione, che doveva firmare il contratto di servizio il 7 settembre a Roma assieme alle altra regioni, ha ritenuto di non farlo, chiedendo di avere un'altra settimana di tempo.

E' trascorso un mese esatto dall'incontro romano, ed il contratto di servizio giace ancora nei cassetti dell'assessorato regionale ai trasporti.

Trenitalia ha fatto presente a tutti i comitati dei pendolari intervenuti che se a breve non verrà sottoscritto il contratto di servizio non garantirà l'offerta di trasporto attuale, aggiungendo che al cambio orario del 12 dicembre 2009 apporterà tagli al trasporto regionale pari al 20%, ma al momento non ci è dato sapere dove e su quali treni apporterà i suddetti tagli.

Occorre, se è il caso, indire un incontro urgente tra i pendolari di tutta la fascia ionica, i funzionari dell'assessorato regionale ai trasporti, i dirigenti di Trenitalia e Rete ferroviaria italiana per capire il perchè di questi ritardi, capire cosa c'è sotto questa perdita di tempo e, se è il caso, attuare delle forme di protesta pacifica e di sensibilizzazione interessando tutti gli organi di stampa.

Sono convinto che, cogliendo questa opportunità, questo possa essere il momento giusto per chiedere, insieme e una volta per tutte, quanto ci è dovuto e quanto ci spetta in materia di trasporto pubblico e di materiale rotabile, e ritengo che questa opportunità debba essere cavalcata sino in fondo, per ottenere quei risultati che vedano la nostra Sicilia uscire una volta per tutte da quella gogna di arretratezza infrastrutturale causata anche dal nostro lassismo oltre che dal disinteresse dei nostri politici.

Vi chiedo inoltre, di collaborare segnalandoci sul ns. sito alla voce segnalazioni-reclami, tutto quello che ritenete un disservizio, disagio, miglioramento, modifica, incentivazione, ritardo, soppressione, mancati annunci, abusi, per cercare di creare una rete tra noi pendolari e per conoscere quanto avviene giornalmente sul treno che ognuno di noi adopera per il proprio spostamento.

Vi ringrazio anticipatamente per la collaborazione e per l'apporto che ognuno di noi potrà dare per cercare di migliorare il servizio ferroviario.

Cordialità
Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari