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martedì 3 maggio 2011

I briganti scatenano il putiferio - I comunisti si sono ribellati e Burtone si rivolge al ministro dei Trasporti

Mancavano santi, scrittori, martiri, poeti o navigatori? E quando poi uno dice che se le va a cercare! Ecco che la trovata della Ferrovia Circumetnea è stata quella di dare i nomi di due "briganti sociali" ad altrettanti treni ha suscitato com'era prevedibile la reazione e non già di benpensanti, ma di chi accucchia due concetti di buonsenso per una inaccettabile imposizione di erigere a mito da ricordare due briganti che - almeno uno - è stato anche assassino.

E proprio quando poi uno se le va a cercare, ecco immediata la reazione anche della politica perchè anche questa boutade diventa oggetto di reazione anche sopra le righe. Quale? I comunisti italiani che non perdonano a Lombardo neppure che respira, una frecciata velenosa gliela inviano, tenuto conto che il commissario governativo della Ferrovia Circumetnea, Gaetano Tafuri, è un esponente del Movimento per l'Autonomia.

Dicono: "Come sovente accade, l'avvocato Tafuri ha perduto un'occasione per tacere, perché proprio nei giorni in cui uomini di primo piano del suo partito sono coinvolti in pesanti inchieste giudiziarie, intempestivamente e inopportunamente, ha l'ingegnosa trovata di rendere pubblico il suo Pantheon".

Orazio Licandro, responsabile nazionale Organizzazione dei Comunisti italiani e componente dell'esecutivo nazionale della Federazione della Sinistra, commenta così la decisione del commissario della Ferrovia Circumetnea, Gaetano Tafuri, esponente dell'Mpa di Raffaele Lombardo, di intitolare due treni della metro ai briganti e uno in particolare all'assassino Carmine Crocco.

"Nel merito, sul piano storico e culturale ha già risposto il professor Salvatore Lupo, avendone titoli accademici e scientifici, per quanto mi riguarda – ironizza il dirigente del Pdci-FdS - questi episodi mi fanno rimpiangere Stalin, perché una simile classe dirigente sarebbe stata passata a fil di spada".

"Non avendo noi la Siberia, la stagione invernale sull'Etna sarebbe ben lieve punizione per l'avvocato Tafuri", prosegue sulla strada dell'ironica provocazione Licandro, che però conclude: "Ci sono problemi così seri a Catania, che francamente la trovata di Tafuri non merita più di un minuto del nostro tempo".

E neppure il deputato del Pd, Giovanni Burtone, è tenero e con una interrogazione fa approdare in Parlamento la Ferrovia Circumetnea di Catania che "onora" il banditismo sociale.

Burtone ha, infatti, presentato una interpellanza rivolta al ministro delle Infrastrutture e per conoscenza anche al ministro della Pubblica istruzione. La Fce ha chiamato "Brigante" e "Donatello" due nuovi elettrotreni del metrò.

Per l'azienda, tale Carmine Crocco, soprannominato Donatello e ricordato come il Generale dei briganti, è considerato "un eroe popolare". "Ma come si fa - dice Burtone - a considerare eroe un brigante sanguinario, dedito a rapine e furti. La decisione della Fce è un'offesa per la Sicilia e i siciliani. Ho chiesto al ministro delle Infrastrutture un intervento per quanto di sua competenza, richiamando il commissario governativo della Fce a comportamenti più istituzionali e meno "folcloristici". Se la scelta fosse stata operata da un privato, per quanto discutibile, si sarebbe potuto soprassedere, ma in questo caso parliamo di elettrotreni gestiti da un ente pubblico. Il governo faccia sentire la propria voce – scrive Burtone - per evitare che nel prossimo futuro si intitoli magari una stazione del metrò a Salvatore Giuliano o che so un nuovo mezzo a Vincenzo Capraro o Angelo Pugliese, altri due noti briganti siciliani. Si eviti – conclude Burtone - che passi un messaggio distorto e per nulla educativo per le giovani generazioni. Si rischia di trasformare il "Generale dei briganti" in un salvatore della Sicilia".

- La Gazzetta del Sud - 03/05/2011

giovedì 28 aprile 2011

”Brigante” e ”Donatello” sono i due nuovi, modernissimi treni della metropolitana di Catania

Brigante e Donatello sono i due nuovi, modernissimi treni della metropolitana che si aggiungono così agli altri cinque già in servizio arricchendo il parco mezzi della Ferrovia circumetnea

Catania – “Brigante” e “Donatello” sono i due nuovi, modernissimi treni della metropolitana che si aggiungono così agli altri cinque già in servizio arricchendo il parco mezzi della Ferrovia circumetnea. Si tratta di elettrotreni di ultima generazione, modello M.88 costruiti dalla Firema Trasporti, con due elementi dalle ampie cabine collegate stabilmente tra loro.

A battezzare i due nuovi arrivati in casa Fce ieri mattina, nel corso di una breve cerimonia all’interno della stazione “Borgo”, in galleria, è stato il commissario Gaetano Tafuri accompagnato dal direttore generale Filippo Orlando, dal direttore di esercizio Sebastiano Gentile e dai dirigenti tecnico, Salvatore Fiore, e amministrativo, Mario Lo Bello, insieme a funzionari e tecnici.

I convogli hanno una cabina di guida ad ognuna delle due estremità e sono dotati di impianto di condizionamento e climatizzazione. I treni sono alimentati a corrente continua a 3.000 volt, con circuito di potenza regolato elettronicamente. I convogli, formati ciascuno da due casse inscindibili, sono muniti di 8 porte d’ingresso per lato per un facile accesso al treno. La sicurezza dei passeggeri viene garantita, all’interno e all’esterno, da impianti di videosorveglianza e citofoni d’emergenza. La capacità complessiva è 442 posti più 2 attrezzati per disabili.

Mentre i primi 5 elettrotreni hanno ricevuto ciascuno un nome femminile, ispirati ai personaggi di Bellini, Norma, Beatrice, Elvira, Zaira e Rita, in ricordo di Rita Privitera, la giornalista vittima dell’attentato terroristico di Sharm del 2005, figlia di un dipendente Circum, i nomi che sono stati scelti per questi nuovi elettrotreni, “Brigante” e “Donatello”, sono in ricordo del cosiddetto “banditismo sociale” e in particolare di Carmine Crocco, detto appunto Donatello, che visse tra il 1830 e il 1905. Reazionario italiano filo borbonico tra i più noti del periodo risorgimentale all’epoca dei moti partigiani contrapposti al regno sabaudo, Donatello fu il capo indiscusso delle bande del Vulture-Melfese. Nel giro di pochi anni, da bracciante divenne comandante di un esercito di 4mila uomini, combattendo prima nelle file di Garibaldi e poi, tradito da quei falsi ideali, militando nelle fila della resistenza borbonica contro il regno sabaudo. Tuttora da molti è considerato un eroe popolare.

«Abbiamo voluto scegliere questi nomi – ha detto Tafuri – perché nel 150° dell’Unità si parla sempre di più di questione Meridionale, e noi vogliamo rendere giustizia a un fenomeno sociale tacciato dalla storiografia classica, scritta sempre dai vincitori, come brigatismo e che invece è stato un movimento reazionario di fronte all’invasione del regno sabaudo, scialacquone e indebitato, che doveva risanare le proprie casse». «Registriamo una crescita della Circum – ha concluso Tafuri – a livello di infrastruttura e di mezzi e soprattutto degli utenti della metro che a febbraio sono stati ben 25mila, dato che ci incoraggia ad andare avanti».

- La Sicilia - 28/04/2011

sabato 23 ottobre 2010

Fce, luci ma soprattutto ombre. In Sicilia sistema infrastrutturale ancora carente - QdS - Regionale di Economia Istituzioni Ambiente No Profit e Consumo

Malaponti ha fatto il punto sul lavoro svolto fino ad oggi da Tafuri, evidenziandone luci ed ombre: “Al commissario governativo - puntualizza - va fatto un plauso per i cospicui finanziamenti ottenuti per la metropolitana catanese e per l’ammodernamento della ferrovia circumetnea. Se da un lato va dato merito al buon lavoro svolto, dall’altro dobbiamo far rilevare che non è possibile sottolineare in tutte le occasioni la solita tiritera dei tempi biblici delle 5 ore di percorrenza tra Catania e Palermo, che allo stato attuale viene percorsa giornalmente da alcuni treni in 3 ore circa; mentre, non vi è stata nessuna presa di posizione, da parte di tutta la classe politica regionale e nazionale, sulla scomparsa dai contratti di programma dei 1970 milioni di euro, tra l’altro interamente finanziati dal 2005, per il completamento del raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri ed inserito dal Governo Nazionale nel programma delle opere strategiche”.
Malaponti poi cita un’inchiesta sul trasporto ferroviario in Sicilia e, più specificatamente, sul costo km/treno nei contratti di servizio, pubblicata di recente sul Sole 24 ore: “Nell’attuale contratto di servizio tra Ministero, Trenitalia e Fce - dichiara Malaponti - , il km/treno operato in Sicilia da Trenitalia costa euro 9,77 e quello operato da Fce costa euro 21,05 ed è importante evidenziare anche il dato giornaliero dei viaggiatori: Trenitalia allo stato attuale trasporta giornalmente circa 50 mila utenti e la Fce ne trasporta circa 3 mila.

sabato 16 ottobre 2010

Intervento sull'articolo "La Ferrovia Circumetnea modello organizzativo per il trasporto regionale"

Desideriamo intervenire con alcune nostre considerazioni prendendo spunto  dalle affermazioni del commissario governativo della Fce, Gaetano Tafuri, di ritorno dal convegno romano dell’Asstra di  giovedì 14 ottobre (vedi articolo pag. 35 quotidiano la Sicilia di venerdì 15 ottobre). Premesso che lo stesso, ha preso parte a diversi incontri romani sulle problematiche del trasporto ferroviario, chiediamo di conoscere se le varie problematiche portate avanti dal commissario Tafuri, riguardano ed interessano tutto il trasporto ferroviario regionale o solo quello della Fce? Al commissario governativo va fatto un plauso per i cospicui finanziamenti ottenuti per la metropolitana catanese e per l’ammodernamento della ferrovia circumetnea. Se da un lato va dato merito al buon lavoro svolto, dall’altro dobbiamo far rilevare che non è possibile sottolineare in tutte le occasioni, la solita tiritera dei tempi biblici delle 5 ore di percorrenza tra Catania e Palermo, così come ha affermato nell’occasione del convegno dell’Asstra. Sembra che il problema infrastrutturale della Sicilia sia solo la velocizzazione della tratta Catania-Palermo, che allo stato attuale viene percorsa giornalmente da alcuni treni in 3 ore circa; mentre, non vi è stata nessuna presa di posizione, da parte di tutta la classe politica regionale e nazionale, sulla scomparsa dei 1970 milioni di euro, tra l’altro interamente finanziati dal 2005, per il completamento del raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri ed inserito dal Governo Nazionale nel programma delle opere strategiche. Un altro dato che desideriamo far rilevare, tratto da un’inchiesta del Sole 24 ore, è quello del costo km/treno nei contratti di servizio per il trasporto ferroviario delle regioni. Nell’attuale contratto di servizio tra Ministero, Trenitalia e Fce, il km/treno operato in Sicilia da Trenitalia costa euro 9,77 e quello operato da Fce costa euro 21,05 ed è importante evidenziare anche il dato giornaliero dei viaggiatori: Trenitalia allo stato attuale trasporta giornalmente circa 50 mila utenti e la Fce ne trasporta circa 3 mila. Alla luce di questi dati ci sorprende la proposta avanzata alla Regione Sicilia, dal commissario della Fce Tafuri, del modello di autogestione delle ferrovie sulla scorta dei buoni risultati ottenuti dalla sua gestione nell’ambito della Ferrovia Circumetnea. Siamo certi che non è la strada giusta che porterà veri ed immediati benefici al trasporto pubblico siciliano, bensì secondo noi, occorre nell’immediato sottoscrivere il Contratto di Servizio per evitare gli attuali disagi e disservizi, in considerazione del fatto che dal 12 dicembre 2010 (data in cui entrerà in vigore il nuovo orario ferroviario di Trenitalia) tali disagi e/o disservizi, potranno invece essere più rilevanti e penalizzare in maggior misura il popolo siciliano dei pendolari e l’utenza in generale. L’unica soluzione, se non si vuole sottoscrivere il contratto di servizio con Trenitalia è quella di bandire urgentemente una gara pubblica per effettuare il trasporto ferroviario in Sicilia>>.

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari

venerdì 15 ottobre 2010

La Ferrovia Circumetnea modello organizzativo per il trasporto regionale - Tafuri al "convegno Asstra"

Fonte La Sicilia di venerdì 15 ottobre 2010 pag. 35

La Ferrovia Circumetnea, il suo recente sviluppo, le potenzialità, i programmi per il futuro e l'esperienza etnea di trasporto pubblico ferroviario locale sono stati presentati dal commissario governativo Gaetano Tafuri ieri mattina a Roma, nel corso di un convegno organizzato dall'Asstra, associazione nazionale che riunisce le aziende di trasporto locale pubbliche e private. Presenti, tra gli altri, il presidente della IX Commissione "Trasporti" della Camera dei Deputati Mario Valducci e del sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Bartolomeo Giachino. In particolare, nel corso del convegno e della tavola rotonda alla quale hanno partecipato il commissario Tafuri e i vertici di altre importanti aziende del settore (tra cui la neonata "Ad Ntv" di Luca Cordero di Montezemolo), è stato affrontato il tema degli aspetti positivi e negativi della liberalizzazione delle ferrovie nelle regioni. «Il tema del trasporto regionale è troppo importante perché ci sono milioni di italiani che desiderano viaggiare in treno per gli spostamenti anche giornalieri e da noi al Sud, ad esempio -ha affermato il commissario Tafuri- la gente è scoraggiata dai tempi biblici per raggiungere la propria destinazione, si pensi che tra Catania e Palermo attualmente la percorrenza in treno è di oltre 5 ore, o perché i treni sono fatiscenti e il servizio a bordo e a terra, pessimo. In questo desolante panorama la Fce ha assunto una ruolo importante tanto da rappresentare oggi un modello organizzativo autonomo, molto apprezzato da parte dell'utenza in costante crescita, con una rete che si allunga e si modernizza, in grado di offrire ai passeggeri servizi in progressivo miglioramento. Purtroppo dobbiamo constatare con grande amarezza, alla luce di quanto è emerso dal convegno dell'Asstra, che l'alta velocità è destinata a fermarsi a Napoli. Ma non possiamo arrenderci perché non può esistere un Paese a due velocità. La Fce in questi ultimi due anni, ha dimostrato di voler e poter avere una linea più funzionale rispetto alle esigenze della cittadinanza ed a quelle di un turismo in fase di graduale crescita. Alla luce dei risultati abbiamo quindi proposto alla Regione Siciliana un modello di autogestione delle ferrovie che, se accettato, potrà essere concretamente attuato con positivi risvolti per il territorio della nostra Isola. In alternativa si potrebbe aprire al mercato internazionale per porre comunque fine ad al servizio attuale sin troppo scadente e vergognoso. E' importante comunque costruire collaborazioni e non chiudersi in se stessi».

Fonte La Sicilia pag. 35



mercoledì 12 dicembre 2001

Richiesta per tavolo tecnico "Integrazione vettoriale e tariffaria" tra Trenitalia-Amt-Fce

Fiumefreddo di Sicilia 12 Dicembre 2001

AL SIG SINDACO DEL COMUNE DI CATANIA
AL VICE SINDACO DEL COMUNE DI CATANIA
ALL’ASSESSORE ALLA VIABILITA’
Per il tramite di: Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Catania

e p c AL PRESIDENTE DELL’A.M.T.
AL DIRETTORE DTR TRENITALIA
AL COMMISSARIO DELLA F.C.E.
LORO SEDE

Alla luce della notizia di ieri sul quotidiano “La Sicilia”, ci corre l’obbligo fare presente, non per prenderci il merito, ma per aver dato un’accelerazione alle procedure che, finalmente, ci condurranno alla redazione del progetto “ Integrazione tariffaria e vettoriale “ da parte dell’Amministrazione Comunale assieme alla Trenitalia, Fce ed Amt.
Già nell’incontro di Giarre del 21 febbraio u.s., avevamo chiesto al Direttore Carlo Pino della Direzione Trasporto Regionale di Trenitalia, di considerare la seguente proposta: realizzare una convenzione con l’Azienda Municipale Trasporti, per l’incentivazione del trasporto pubblico tramite l’abbinamento Treno-Bus. Proposta che da quanto riferitoci dal Direttore di Trenitalia, è stata, circa quattro anni fa, oggetto di discussione con la precedente amministrazione comunale catanese e che si sarebbe reso ben disponibile ad un incontro con l’attuale Amministrazione comunale per riprendere la concertazione su tale progetto.
Noi da subito, due giorni dopo dell’incontro di Giarre, abbiamo fatto presente, tramite l’U.R.P. del Comune, al Direttore dell’Amt della nostra proposta, ed abbiamo avuto a distanza di un mese dalla nostra richiesta, ed esattamente il 25 marzo u.s., assicurazione da parte dell’Azienda Municipale Trasporti che le trattative per la realizzazione dell’integrazione tariffaria Treno-Bus erano riprese.
Vogliamo complimentarci con l’Amministrazione comunale di Catania per la celerità di realizzazione di tale progetto Treno-Bus, un binomio che soprattutto nelle grandi città, vuol dire possibilità di arrivare in tempo sul posto di lavoro o studio ed in generale nel miglioramento della qualità dei servizi e del trasporto pubblico generale, disincentivando così l’utilizzo del mezzo privato.
La realizzazione di questo progetto, pone la Città di Catania alla stessa stregua di altre realtà urbane dove l’integrazione tariffaria e vettoriale è già qualcosa di concreto ed operativo da diversi anni e con risultati molto importanti.
L’Amministrazione Comunale di Catania, con quest’iniziativa ha dimostrato grande sensibilità al problema del miglioramento dei trasporti pubblici nell’area urbana, siamo sicuri che se il progetto di “ Integrazione tariffaria e vettoriale “ sarà varato dalla Giunta comunale prima di natale sicuramente sarebbe il miglior regalo fatto da quest’Amministrazione alla Città di Catania.
Il comitato dei pendolari, a nome del suo coordinatore, Giosuè Malaponti, ha preso l’impegno di restare vigile in questa fase di preparazione, visto che la necessità di offrire servizi adeguati riguarda infatti non solo il pendolarismo ma, principalmente la promozione turistica del territorio, un argomento su cui sta puntando molto sia la Provincia Regionale di Catania che l’Amministrazione comunale, sottolineando ancora una volta di non perdere di vista i fruitori del servizio di cui fanno parte per lo più lavoratori e studenti, e di collaborare con l’Amministrazione Comunale, se dovesse ritenerlo opportuno, fornendo Loro dei suggerimenti utili per quanto riguarda il movimento dei pendolari che giornalmente entra a Catania, alla luce dei questionari realizzati in questi mesi di attività del Comitato.

Giosuè Malaponti - Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR