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sabato 31 ottobre 2015

Disservizi Stazione di Barcellona-Castroreale

Il nostro Comitato Pendolari Siciliani, in questi giorni ha effettuato attività di monitoraggio dei servizi forniti nella Stazione  in oggetto da parte di RFI e Trenitalia, riscontrando le seguenti criticità;
- la prima pensilina fronte al binario 1° risulta essere del tutto al buio, ( si allegano foto) non va meglio nemmeno al binario uno e due nei quali l’illuminazione risulta essere carente o del tutto assente, per non parlare del parcheggio antistante la stazione al buio assoluto.
Le nostre segnalazioni/suggerimenti vengono evidenziate  ai dipartimenti di competenza al fine di un tempestivo intervento, auspicando che i servizi erogati, siano e continuino ad essere  in linea, in termini di qualità confort e sicurezza degli ambienti in stazione , come previsto dalle linee guida della carta dei servizi
RFI spa per la regione Siciliana
Sig. Sindaco di Barcellona
Trenitalia spa per la regione Siciliana
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Torrenova, 30.10.2015

Mondì Francesco - Pendolari S.Agata Messina - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 4 agosto 2015

Ascensori non funzionanti nelle Stazioni di Bagheria e Termini Imerese.

Il comitato pendolari Siciliani ha effettuato un’attività di monitoraggio dei servizi offerti all’interno delle stazioni in oggetto, nel complesso i servizi essenziali sono sufficienti, ma in merito al servizio di ascensore maggiormente utilizzato per i passeggeri/clienti a ridotta mobilità è del tutto inesistente ovvero risulta essere presente anche da più di un anno, ma mai entrato in funzione.
Trenitalia ed RFI si impegnano tramite delle linee guida nelle quali viene evidenziato:
-sempre più elevati standard di sicurezza
- rispetto della sostenibilità sociale e ambientale
- migliorare la qualità del servizio 
Le nostre segnalazioni/suggerimenti vengono evidenziate  ai dipartimenti di competenza al fine di un tempestivo intervento, auspicando che i servizi erogati, siano e continuino ad essere  in linea, in termini di qualità, confort e sicurezza degli ambienti in stazione , come previsto dalle linee guida della carta dei servizi.

Mondì Francesco Pendolari S.Agata M.-Messina - Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer                                                                                                                                                                           

lunedì 15 giugno 2015

Abbonamenti e biglietti ferroviari “con escluso servizio di traghettamento”

Messina. Abbonamenti e biglietti ferroviari “con stranezze” per l'attraversamento dello Stretto di Messina
In rappresentanza dei tanti pendolari Siciliani e Calabresi, mi pregio segnalarvi quanto avviene da qualche anno, con il ben servito di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, per chi vive sulle sponde dello Stretto di Messina e che per motivi di lavoro deve spostarsi dalla Sicilia verso la Calabria e viceversa. 
I pendolari dello Stretto sono costretti a pagare due volte le spese di traghettamento, la prima volta acquistando un biglietto o un abbonamento dove si evince a chiare lettere "escluso il servizio di traghettamento" ma nel conteggio dei km/treno vengono inclusi anche i km/mare del traghettamento. 
Abbiamo sollevato il problema alle Istituzioni e con le con le due società di trasporto, Trenitalia e RFI ma senza ottenere alcun chiarimento o risposta. Riteniamo tutto ciò un abuso perpetrato a danno dei cittadini dello Stretto ma, anche nei confronti di tutti gli altri utenti che si trovano a transitare sullo Stretto di Messina per altri motivi.
Questo è l’esempio di ciò che accade:
I km/treno previsti nell’abbonamento da Rometta M. a Scilla sono 39 km, da Rometta M. a Messina sono 20 km se il treno parte da Palermo. mentre invece sono 21 i Km sino a Rometta M se il treno parte da Messina, questa è la prima stranezza.
Da Villa S. Giovanni a Scilla i km/treno sono 9.
L’attraversamento dello Stretto in andata e ritorno sono 9 Km o 10 Km in riferimento alla provenienza del treno (sempre la stranezza di prima).
Nell’abbonamento quindi è previsto anche il costo del traghettamento, altrimenti l’abbonamento doveva essere di 29 o 30 km prevedendo l’esclusione del traghettamento e non di 39 km.
Tutto ciò ci sembra strano e assurdo e quindi in merito a queste evidenti stranezze chiediamo spiegazioni e chiarimenti da parte degli interessati: Regione Sicilia, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia Spa.


Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani -  Ciufer

domenica 7 giugno 2015

Circolazione Regionale veloce 3832 Palermo-Messina

Continua l’attività di monitoraggio da parte del nostro Comitato Pendolari SICILIANI in questo caso riguarda la circolazione del treno Rv 3832
Nonostante le ripetute segnalazioni formulate verbalmente e per iscritto, la circolazione del treno regionale veloce in oggetto  indicato  presenta  da  oltre un anno  incessanti  criticità  nella tratta Tusa- Patti.
Invero si lamenta  che il treno Rv3832  -sebbene classificato “veloce”-  viene costantemente pregiudicato senza alcun  valido motivo rispetto ai  treni  Rv3833- R12755- ICN1957 che  - di contro-  non  dovrebbero  essere preferiti al primo  nella circolazione in quanto :
-semplici regionali ( Rv3833- R12755) ;
-ai sensi dell’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di Servizio ( IC notte 1957);
-qualora viaggino in ritardo ( Rv3833-R12755- ICN1957) .
Nello specifico le  comprensibili ed oggettive  ragioni  sottese a siffatto reclamo :
1) la  decisione di  posticipare la partenza del  treno veloce in questione  dalla stazione di Cefalu’ in attesa del treno regionale n. 3833 non ha sortito alcun beneficio al  primo,  la cui circolazione  viene inoltre  pregiudicata a seguito dei continui ritardi del treno 3833 ;   
2) ugualmente  non ha  sortito alcun vantaggio  la decisione ( in controtendenza rispetto ad un recente passato )  di  fissare l’incrocio con il treno  regionale 12755 alla stazione di Tusa piuttosto presso quella di S. Stefano di Camastra sia  avuto riguardo al treno Rv3832 che è costretto ad  “ attendere”  a Tusa  l’altro treno in ritardo, sia nei riguardi degli utenti del mezzo R12755 che si sono visti anticipare la partenza  in direzione Palermo sebbene  sia rimasta inalterata la successiva attesa  di 10-15 minuti alla stazione di Cefalu’;  
3) ugualmente non si comprendono le ragioni per cui il treno Rv3832,  qualora in ritardo  di  pochi minuti per cause allo stesso non imputabili,  venga “bloccato” per quasi dieci minuti alla stazione di S. Agata Militello in attesa dell’IC notte 1957 in
violazione dell’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di Servizio ( IC notte 1957);
4) ugualmente  non si comprendono le ragioni per cui il treno Rv3832, qualora  in perfetto orario, venga  “bloccato “ alla stazione di Zappulla in attesa del treno ICN1957 in violazione dell’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di Servizio ( IC notte 1957);
5)il modus operandi lamentato ai  precedenti punti nn. 3 e 4 appare  oltremodo  censurabile anche per l’ulteriore motivo che non appare giustificabile attribuire precedenza ad un treno- quale l’IC notte 1957-  che  ha  una sosta tecnica di quasi trenta minuti  dopo la stazione di Cefalu’.
6) ugualmente non si comprende perché il treno Rv3832 deve attendere alla stazione di Capo d’Orlando il treno regionale Rv3835, pregiudicando ancora il proprio iter .
7)ugualmente non si comprende perché, a differenza di un recente passato, è stato eliminato l’incrocio alla stazione di Brolo tra i treni Rv3832 e Rv3835.
A parte i lamentati ritardi, si coglie l’occasione per suggerire che il treno in questione necessita  :
-di  maggiore pulizia,
-di un  più efficace servizio di aria condizionata,al fine di evitare che vi siano solamente  zone “caldissime” ovvero  “freddissime”, senza una misura intermedia;
-di un materiale  “ a doppio minuetto” ovvero  di una  composizione “classica o meglio materiale tradizionale” nei giorni  di lunedì- giovedì e venerdì in quanto  gli utenti  non trovano posti a sedere.
Si confida in un immediato riscontro ed intervento.
Cogliamo l’occasione per ricordare la Ns richiesta di messa in esercizio della Stazione di Terme Vigliatore, la quale  ricadente nella linea a doppio binario, in partnership col comune di Terme Vigliatore datate (5.10.13- 16.10.13-17.05.15-21.05.15)
Trenitalia spa per la regione Siciliana
RFI spa per la regione Siciliana
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Regione Siciliana
Torrenova,Messina 01.06.2015                                                 
Mondì Francesco Pendolari S.Agata M.-Messina  Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer     

mercoledì 27 maggio 2015

Circolazione treni 12763 (Messina c.le - S.Agata M.) e 3831 (Messina c.le - Palermo c.le) e Biglietterie Self-Service Stazione di Barcellona-Castroreale

Continua l’attività di monitoraggio da parte del nostro Comitato Pendolari Siciliani in questo caso riguarda la circolazione dei treni in oggetto, con riferimento alla tratta ferroviaria Patti S.Agata Militello con verifica in data campione 22.05.15;
I clienti/pendolari del servizio ferroviario, sono abituati durante il tragitto ad ascoltare ed attenersi scrupolosamente ad una serie di messaggi sonori, spesso ripetuti più volte e ad alto volume, quali ad esempio:
-munirsi di valido biglietto di viaggio e vidimare lo stesso pena l’irrogazione di salatissime sanzioni;
-prestare la massima attenzione nel salire e scendere dal treno;
-rivolgersi al capotreno nella qualità “pubblico ufficiale” con le conseguenze penali che potrebbero derivare da eventuali comportamenti oltraggiosi e/o manifestazioni   di resistenza.
Peccato, tuttavia che non sempre le comunicazioni sonore funzionino a dovere, specialmente quando potrebbero concorrere ad “offrire informazioni puntuali e garantire valide soluzioni alternative di viaggio in caso di disservizi” nel rispetto quindi di uno degli impegni contenuti nella Carta dei Servizi offerta dalla Direzione regionale di Trenitalia.
E’ il caso di quanto verificatosi il 22 maggio 2015, e che purtroppo non costituisce un evento occasionale.
I termini della questione:
-i treni R 12763 Messina c.le - S. Agata Militello e Rv3831 Messina c.le - Palermo c.le   giungono quasi contemporaneamente alla stazione di Patti San Piero Patti, il primo sul terzo binario mentre il secondo sul primo;
-entrambi i semafori sono rossi;
-nessun annuncio sonoro informa i clienti/pendolari su quale dei due treni partirà per primo;
-nessuna informazione da parte del personale di bordo.
Considerato che, in passato, nel verificarsi di una siffatta situazione, RFI circolazione, ha dato precedenza al treno R 12763, i clienti/pendolari del treno Rv3831 diretti a Capo d’Orlando e S. Agata Militello abbandonano il citato mezzo di locomozione in favore del R12763, così come si comportano numerosi altri utenti già in attesa alla stazione di Patti.
Il tutto senza dimenticare che il primo ed il terzo binario sono raggiungibili sono tramite un sottopassaggio previa salita e discesa di numerosi gradini.
A seguire:
-ancora entrambi i semafori sono rossi,
-i passeggeri in questione riescono a stento a sedersi sul treno R12763, che, improvvisamente, si trasforma in verde il semaforo dell’altro treno Rv3831, il quale   prosegue la sua corsa con priorità in assenza di idonea informazione sonora.
Conseguentemente:
-i numerosi utenti che hanno preferito, senza alcuna colpa, utilizzare il treno R 12763 sono giunti a destinazione con un eccessivo intollerabile ritardo, pari a 34’ minuti a S. Agata Militello (ore 15.40 al posto delle 15.06).   
Quanto sopra premesso, si invita vivamente la Direzione regionale di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana per la Siciliana a porre in essere immediatamente tutti gli accorgimenti finalizzati ad evitare e/o prevenire siffatti inconvenienti.
Self-Service Stazione di Barcellona-Castroreale
Con la presente nota si vuole segnalare che da diverso tempo all’ interno della stazione in oggetto vi sono presenti due emettitrici self-service dalle quali è impossibile accedere al sistema di emissione di titolo di viaggio causa “Problemi Tecnici in una e nella seconda pagamenti e servizi non disponibili”
Numerose sono le lamentele pervenute al nostro Comitato Pendolari SICILIANI da parte degli utenti, in quanto sono impossibilitati ad utilizzarla.
Tale nota ha lo scopo di voler sollecitare Trenitalia divisione Commerciale ad un immediato intervento, al fine di potere utilizzare l’emettitrice self-service in tutte le modalità di pagamento.
Trenitalia spa per la regione Siciliana
RFI spa per la regione Siciliana
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Regione Siciliana                                                 
Torrenova,Messina 24.05.2015
Mondì Francesco Pendolari S.Agata M.-Messina - Comitato Pendolari Siciliani CIUFER                                                                                       

lunedì 18 maggio 2015

Una interrogazione al ministro delle infrastrutture sui numerosi incarichi del presidente di Rete Ferroviaria Italiana

Roma. Non sono fin troppi e in potenziale conflitto fra loro gli impegnativi incarichi ricoperti dal professore Dario Lo Bosco? Lo Bosco, che in passato è stato pure presidente dell'autorità portuale di Messina, infatti, oggi è, contemporaneamente...

martedì 27 gennaio 2015

I treni non superano lo Stretto…e l’Assessore Pizzo pensa ai grossi investimenti.

Desideriamo intervenire sulle dichiarazioni dell’assessore Pizzo ai microfoni del Tgr Sicilia di sabato 24 gennaio scorso.
In mancanza di investimenti, di ammodernamento/velocizzazione delle attuali linee ferrate la Regione Sicilia è cauta e punta su obiettivi precisi. L’Assessore Pizzo ai microfoni del Tgr Sicilia dichiara: - “Avere dei servizi moderni e migliori di quelli attuali e quindi più efficienti ed efficaci e quindi minori tempi. L’attraversamento dello Stretto è una rottura di carico che dura tra le 2 ore e le 2 ore e mezzo, quindi è inutile fare l’alta velocità. Poi quando ci siano dei tempi di percorrenza che complicano a fermarsi. Noi dobbiamo puntare a servizi migliori non spaventandoci dei cambiamenti e delle modernità”. Continua l’assessore Pizzo (dice il cronista) che ricorda il progetto dei 5 miliardi per la CT-PA-ME e sulla volontà da parte di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) di non penalizzare la Sicilia.  E sull’attraversamento dello Stretto continua: - “Ciò sarebbe antinomico, assurdo e contraddittorio che se in cambio di questo grossissimo investimento in infrastruttura si avesse una diminuzione dei servizi".
Dichiarazioni che riteniamo senza un senso logico e senza una presa di posizione a tutela dei posti di lavoro e per salvaguardare quei cinque treni rimasti che ci collegano al “Continente Italia” nel rispetto della “Continuità Territoriale” e dell’art. 3 della Costituzione Italiana. E che qualcuno spieghi ai Siciliani quali sono gli obiettivi della Regione in ordine alla mobilità per l’attraversamento dello Stretto.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer 
  

mercoledì 26 novembre 2014

Ferrovie svolta in Sicilia: Pronti soldi e progetto per la Catania-Palermo

Con l’intervento nel 2009 dell’ex sottosegretario alle infrastrutture Reina furono tenuti diversi tavoli tecnici romani con i dirigenti della Regione Sicilia, di Rete ferroviaria italiana e del ministero delle infrastrutture. Da questi incontri quasi a fine 2009 venne inserita, per le prese di posizione di Reina, nell’aggiornamento del Contratto di Programma 2007-2011 con la seguente descrizione:  Opere in Corso - Tabella A03-Sviluppo Infrastrutturale Rete Convenzionale - Modifiche anno 2009 - Codice Intervento NAD04: Interventi di potenziamento infrastrutturale per adeguamento al nuovo modello di esercizio della Regione Sicilia, prioritariamente per la velocizzazione dell’itinerario Palermo-Catania per un importo di 30 milioni (si allega foto).
Comunque, quello che ci viene più spontaneo chiedere è: perché investire tutti questi miliardi su un’unica relazione, anche se importante, e non investire tutta questa somma disponibile nell’ammodernare le infrastrutture esistenti per collegare le nove principali Città siciliane? Gli investimenti previsti nel Cis prima e nello Sblocca Italia dopo, dovevano garantire ed essere lo strumento per distribuire a tutto il territorio siciliano quella boccata di ossigeno infrastrutturale a breve/medio termine per incentivare e sviluppare il tessuto economico, sociale e turistico della Sicilia.
Ma da quello che si vede non è proprio così. 
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

lunedì 24 novembre 2014

Riapre la tratta Trapani-Palermo. Ferrovie: la linea Via Milo resterà operativa?

L'evento è importante: dopo quasi due anni di chiusura, provocata da una frana, parte della tratta Trapani-Palermo, via Milo, oggi riaprirà. La circostanza avviene in concomitanza con la manifestazione "In treno per Segesta, un viaggio attraverso le terre degli elimi", organizzata dal Gal Elimos e da altre associazioni e promossa dall'Assessorato regionale ai Beni culturali. Quello che non hanno potuto in questi mesi le proteste dei pendolari e anche interventi, con interrogazioni di politici a livello nazionale e regionale, lo può, dunque, una iniziative che in se è anche lodevole perchè di promozione del territorio.
La manifestazione è pubblicizzata tra le news on line della Fondazione Fs italiane che mette a disposizione il treno sul quale sarà presente personale in divisa storica anni '50 e che sarà composto da carrozze d'epoca che partendo da Palermo arriveranno sino a Calatafimi.
«Apprendiamo con soddisfazione - dice Giosuè Malaponti, presidente del Comitato pendolari siciliani "Ciufer" - che domani (oggi, ndr) riapre alla circolazione ferroviaria la direttrice Alcamo-Trapani, via Milo. La tratta ferrata è chiusa dal 25 febbraio 2013 per diversi smottamenti. Per la sua riattivazione esprimiamo un plauso a Rfi». Tuttavia non è dato sapere se da ora in poi i treni ricominceranno a circolare con regolarità su questa tratta ferrata oppure se conclusa la manifestazione si dovranno attendere tempi ancora lunghi perchè essa torni funzionante. Nelle scorse settimane per sollecitare l'apertura della tratta la senatrice Orrù e il deputato regionale Fazio, quest'ultimo in sede di Commissione permanente Territorio e Ambiente, hanno riferito di avere incontrato, tra gli altri, anche il presidente di Rfi, Dario Lo Bosco, dal quale hanno ricevuto l'assicurazione che le risorse per intervenire sulla tratta sono state individuate.
Margherita Leggio 
La Sicilia - Domenica 23 Novembre 2014 Prima Trapani Pagina 38 

sabato 22 novembre 2014

Riapre la tratta ferroviaria Alcamo-Trapani

Apprendiamo con molta soddisfazione che domenica 23 novembre 2014 riapre alla circolazione ferroviaria la direttrice Alcamo-Trapani Via Milo. Tratta ferroviaria chiusa dal 25 febbraio 2013 per diversi smottamenti alla sede ferroviaria. Grazie alla manifestazione “In treno per Segesta - Un viaggio attraverso le Terre degli Elimi”, organizzata col sostegno del GAL Elimos, dell’Assessorato Regionale ai BB.CC ed altre associazioni, domenica 23 riaprirà alla circolazione ferroviaria dopo oltre venti mesi dalla sua chiusura, un nostro plauso va a Rete Ferroviaria Italiana per la riattivazione di Via Milo.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

sabato 4 ottobre 2014

Il Comitato pendolari scrive al ministro. Acireale: i continui disservizi sulla rete ferroviaria

Richiamandosi a dei disservizi ferroviari registrati lo scorso 10 settembre, in un tratto tra Acireale e Guardia Mangano, ma altri disservizi erano stati lamentati anche nei pressi della stazione ferroviaria di Rometta, nel Messinese, il Comitato pendolari siciliano con sede a Fiumefreddo, ha scritto una nota ben dettagliata al ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e per conoscenza alla direzione generale per le investigazioni ferroviarie, all'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e all'assessore regionale alle Infrastrutture, mobilità e trasporti, dove si evidenziano i disservizi in questione e chiedono un intervento sul gestore della rete ferroviaria «per i dovuti chiarimenti su quanto è accaduto».
I fatti riassunti, per quanto riguarda il disservizio verificatosi ad Acireale, risalgono al 10 settembre scorso: «Il treno regionale 12788 delle 19 - scrive il presidente del comitato, Giosuè Malaponti - partito da Catania all'orario previsto, dopo aver superato la stazione di Acireale, rimaneva fermo nella galleria prima della stazione di Guardia Mangano-S. Venerina per ben oltre 70 minuti per un problema a un segnale luminoso relativo alla circolazione ferroviaria».
«Considerato che ciò possa accadere - continua Malaponti - il fatto che ha destato preoccupazione nei viaggiatori è stato il lungo tempo di sosta e il non aver ricevuto nessuna informazione sulla sosta forzata, ma la cosa ancor più grave è che non vi era nessuna connessione telefonica, visto che il capotreno è dovuto scendere dal treno, percorrere un bel tratto di strada ferrata a piedi e uscire dalla galleria per poter contattare telefonicamente la sala operativa».
Antonio Garozzo - La Sicilia - Martedì 30 Settembre 2014 Catania (Provincia) Pag. 41

giovedì 25 settembre 2014

Lettera al Ministro Lupi sui Disservizi ferroviari del 10/09/2014(Acireale) e 22/09/2014(Messina)

Egregio Signor Ministro
con la presente, colgo l’occasione per sottoporle alcuni disservizi che in questi giorni di settembre si stanno verificando lungo i tracciati delle due dorsali: Ionica (Messina-Catania-Siracusa) e Tirrenica (Palermo-Messina).
Le espongo i fatti:
-    mercoledì 10 settembre il treno regionale 12788 delle ore 19.10 partito da Catania all’orario previsto, dopo aver superato la stazione di Acireale rimaneva fermo nella galleria prima della stazione di Guardia Mangano-S.Venerina per ben oltre 70 minuti, per un problema ad un segnale luminoso relativo alla circolazione ferroviaria. Considerato che ciò possa accadere ma il fatto che ha destato preoccupazione nei viaggiatori è stato il lungo tempo di sosta, di non avere ricevuto nessuna informazione sulla sosta forzata e la cosa più grave che all’interno della galleria non vi era nessuna connessione telefonica ne privata ne aziendale; prova ne è stata del fatto che il capotreno è dovuto scendere dal treno e ha dovuto percorrere un bel tratto di strada ferrata a piedi ed uscire dalla galleria per poter contattare telefonicamente la sala operativa.
-    lunedì 22 settembre il treno regionale 3832 delle ore 6.08 partito da Palermo in direzione Messina, giunto alla stazione di Rometta veniva fermato per 15 minuti circa a causa  di un problema allo scambio,  per  poi ripartire  in direzione Messina utilizzando tuttavia un binario diverso da quello della  marcia ordinaria. Subito dopo,  il treno si fermava in galleria dove vi è rimasto per oltre 60 minuti. Nessuna informazione è stata fornita ai passeggeri in ordine alla causa dello stop del treno. Anche in questo caso all’interno della galleria dei Peloritani (12 Km di lunghezza) non vi era nessuna connessione telefonica ne privata ne aziendale. Vista l’impossibilità a poter comunicare con la sala operativa, ne è riprova la circostanza che il capotreno anche in questo caso è dovuto scendere dal treno per trovare una colonnina sos e/o eventuale campo telefonico per contattare la sala operativa. Il treno arrivava a destinazione alla ore 10.26 con ben 83 minuti di ritardo.
All’indomani dei fatti di Acireale avevamo richiesto con una nota (che si allega in copia) alla direzione regionale di Rete Ferroviaria Italiana dei chiarimenti, che puntualmente non sono arrivati, e i fatti di Messina mi hanno spinto alla determinazione di sottoporle tali disservizi. Tenuto conto che non desideriamo creare nessun allarmismo tra la gente che viaggia ed a maggior ragione tra i pendolari, tuttavia ritengo doveroso, visti i fatti su esposti, chiederLe di intervenire sul gestore della rete per i dovuti chiarimenti su quanto è accaduto in Sicilia.
Al Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi
Alla Direzione Generale per le Investigazioni Ferroviarie
All’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie
All’Assessore regionale alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Fiumefreddo, 24 settembre 2014
Confidiamo in un Suo autorevole intervento, cordialmente.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

Allegata alla Pec inviata al Ministro Lupi la seguente nota:

Fiumefreddo, 11 settembre 2014
Rete Ferroviaria Italiana per la Regione Sicilia
Direzione Regionale di Trenitalia per la Regione Sicilia
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti - Regione Sicilia
Oggetto: Chiarimenti al disservizio ferroviario del 10 settembre 2014.-
Il comitato pendolari Siciliani, in merito al disservizio creatosi per la sosta del treno 12788 in galleria nei pressi di Acireale, rimasto fermo per qualche ora all’interno della stessa, con la presente chiede di conoscere:
-        se sono state attuate tutte le norme relative alla sicurezza dei viaggiatori e della circolazione, dato che all’interno della galleria non vi era nessuna possibilità di comunicare all’esterno, tra l’altro il Capotreno per comunicare telefonicamente con la Sala Operativa ha dovuto percorrere quasi tutta la galleria per mettersi in comunicazione con la stessa; 
-        se la galleria in questione e le altre gallerie sono coperte dal vs. servizio di telefonia GSM-R e degli impianti fissi di telefonia; 
-        se la sala operativa abbia informato, dopo aver preso atto del disservizio, con annunci sonori i viaggiatori e i familiari (preoccupati) in attesa in tutte le stazioni della relazione ferroviaria;
-        se le regole della tempestiva informazione enunciate nel “MAS” specie in questi casi sono state prontamente attuate dalla sala Operativa?
-       come mai sul portale FSNews.it non era e non è a tutt’oggi riportata la sospensione della circolazione visti gli enormi ritardi nella circolazione?
Nell’attesa di un Vs. pronto riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 23 settembre 2014

Treni fermi in galleria, a distanza di dodici giorni, è il secondo caso che si verifica in Sicilia.

Non vogliamo creare nessun allarmismo tra la gente che viaggia ed a maggior ragione tra i pendolari.
Riteniamo opportuno e doveroso, visti i fatti di ieri su Messina e su quanto è accaduto il 10 settembre scorso in un’altra galleria dopo Acireale, informare non solo Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura, ma indirizzare una nostra nota al ministro dei trasporti Maurizio Lupi, all’amministratore delegato di FSI Michele Elia e all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie chiedendo se è il caso di voler aprire un’inchiesta su quanto è accaduto in Sicilia. Chiediamo di conoscere:
§  se sono state attuate tutte le norme relative sulla sicurezza dei viaggiatori e sulla circolazione, dato che all’interno della galleria non vi era nessuna possibilità di comunicare all’esterno, tra l’altro il Capotreno, in entrambi i casi, è dovuto scendere dal treno e percorrere a piedi una buona parte della galleria per comunicare telefonicamente con la Sala Operativa.
§  se le gallerie interessate dai fatti e tutte le altre gallerie della rete ferroviaria sono coperte dalla telefonia di servizio GSM-R e/o di impianti di telefonia fissa? E se funzionanti?
§  se la sala operativa abbia informato, dopo aver preso atto dell’arresto del treno, con annunci sonori i viaggiatori in attesa in tutte le stazioni della relazione ferroviaria interessata dal disservizio?
§  se sono state prontamente attuate dalla sala operativa le regole previste dal “MAS” (manuale annunci sonori) relative alla tempestiva informazione all’utenza, specie in questi casi?
Per chi fosse interessato a fare richiesta di risarcimento il Comitato Pendolari mette a disposizione, avendo una convenzione con un’associazione per la tutela del viaggiatore,  l’assistenza legale nel settore del diritto civile ed in particolare modo nel settore della tutela del viaggiatore. Per informazioni chiamare al 3475545402 o inviare una mail a comitato pendolari@gmail.com.-
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

Disservizi e disagi sulla relazione Palermo-Messina

Ieri una giornata di disagi e disservizi per i pendolari siciliani.
In quasi tutte le tratte regionali più importanti sono stati soppressi i primi treni del mattino.
A questi si aggiungono numerosi treni in ritardo compreso il treno 3832 Palermo-Messina rimasto fermo all’interno della galleria Peloritana per un inconveniente agli impianti di circolazione.  




martedì 16 settembre 2014

Barcellona. Continua l’attività di monitoraggio del Comitato all’interno delle stazioni

Continua l’attività di monitoraggio relativa ai servizi offerti all’interno delle stazioni.
Nel sopralluogo alla stazione  di Barcellona abbiamo riscontrato le seguenti criticità:
nell’area circostante gli ex servizi igienici vi sono presenti rifiuti di vario genere, anche ingombranti (vedi foto), a questi si aggiungono i soliti bisognini fisiologici “che non mancano mai” creando anche non solo una visione poco decorosa dei luoghi comuni ma anche pessime condizioni igieniche.
Il nostro Comitato Pendolari invita chi di competenza ad intervenire per la rimozione dei rifiuti accantonati e ad una attenzione sempre più accurata dei luoghi per garantire un minimo di decoro ai viaggiatori.
Certi in un vostro celere intervento per ristabilire quelle condizioni ottimali e di vivibilità del luogo comune.  
RFI spa per la Regione Sicilia
Trenitalia spa per la Regione Sicilia
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti-Regione Sicilia
Torrenova, 14.09.2014
Mondì Francesco - Pendolari S.Agata Messina - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer


venerdì 12 settembre 2014

Regione e Ferrovie, un piano di opere da 11 miliardi - Rassegna stampa

Palermo-Catania in un ora e 20 minuti. La rete coinvolgerà pure le isole minori collegati. Collegati aeroporti, porti, e poli, turistici.
"Da Punta Raisi a Fontanarossa si andrà in due ore e 20 minuti, ma non mi rassegno a perdere l'Alta velocità".
Trasporti più di tre miliardi già disponibili. Previsti i lavori sulla Palermo-Catania-Messina, collegamento con gli aeroporti di Trapani e Comiso, cantieri nell'Agrigentino.
Un piano infrastrutturale integrato per cambiare la mobilità in Sicilia. Per la Palermo-Catania fino a 16 treni regionali veloci e 6 coppie per gli intercity.
Nuova stazione a Porto Empedocle e fermate in località di Fontanelle e San Michele.

 


giovedì 11 settembre 2014

Catania-Palermo, la lunga storia di un raddoppio ferroviario

La solita storia quella, che si ripete di anno in anno, di snocciolare milioni di euro e opere pubbliche che dovrebbero cambiare l’aspetto infrastrutturale della Sicilia.
Le dichiarazioni di quest’ulteriore svolta epocale annunciata oggi su tutti i quotidiani siciliani sono gli interventi del presidente di Rete ferroviaria italiana Ing. Dario Lo Bosco e del governatore Crocetta nella conferenza stampa tenutasi ieri.
Non desidero elencare tutti gli interventi e le cifre che conosco già a parte qualche variante ma, desidero iniziare dal lontano 19 gennaio 2009 e dalla brillante operazione di provocazione politica “Freccia Rotta”, organizzata dall’on. Giuseppe Castiglione già presidente della Provincia regionale di Catania, oggi sottosegretario nel governo Renzi. In quell’occasione venne fuori da tutti gli attori presenti (politici, dirigenti delle ferrovie, etc.) che sarebbero bastati venti trenta milioni di euro per ammodernare e velocizzare l’attuale tracciato della Catania-Palermo, in un anno e mezzo di lavori, portando i tempi di percorrenza al di sotto delle due ore e trenta e per di più elevando la linea da rango “C” a rango “P” facendo viaggiare i pendolini.
Con l’intervento nel 2009 dell’ex sottosegretario alle infrastrutture Reina furono tenuti diversi tavoli tecnici romani con i dirigenti della Regione Sicilia, di Rete ferroviaria italiana e del ministero delle infrastrutture. Da questi incontri quasi a fine 2009 venne inserita, per le prese di posizione di Reina, nel Contratto di Programma 2007-2011 con la seguente descrizione:  Opere in Corso - Tabella A03-Sviluppo Infrastrutturale Rete Convenzionale - Modifiche anno 2009 - Codice Intervento NAD04: Interventi di potenziamento infrastrutturale per adeguamento al nuovo modello di esercizio della Regione Sicilia, prioritariamente per la velocizzazione dell’itinerario Palermo-Catania per un importo di 30 milioni (si allega foto).
A quattro anni di distanza dall’inserimento nel CdP, non è stato realizzato nessun intervento di velocizzazione della Catania-Palermo se non quello operato da Trenitalia  nel cambiare gli orari di percorrenza ad una coppia di treni in tre ore circa mentre nella slide del Cis è previsto due ore e 45 minuti (vedi slide Cis).
Comunque, la questione che mi fa più rabbia è che tutti questi miliardi di euro vengano investiti solo ed esclusivamente su una relazione ferroviaria per una sorta di miopia politica. Lo Sblocca Italia, visto che la Catania-Palermo era stata già inserita e finanziata nel CIS, doveva essere lo strumento per distribuire ai territori siciliani più penalizzati quella boccata di ossigeno infrastrutturale a breve termine per  incentivare e sviluppare il tessuto economico, sociale e turistico di quei territori. Sono convinto che un’attenta programmazione del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti ed un intervento forte dei nostri politici a Roma possa nell’immediato futuro dare un asset diverso alle infrastrutture siciliane.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

mercoledì 10 settembre 2014

In Sicilia non serve l’alta velocità ma ammodernare e potenziare le infrastrutture esistenti

Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) (si allega foto) e decreto Sblocca Italia i provvedimenti che dovrebbero cambiare il volto all’infrastruttura ferroviaria siciliana. L’unica priorità infrastrutturale in Sicilia è diventata la Catania-Palermo. Come se il solo raddoppio della Catania-Palermo risolverebbe tutti  le “sfortune” infrastrutturali della Sicilia. In questi anni l’accenno alla linea ferroviaria Catania-Palermo era sinonimo di “tempi biblici per i lunghi tempi di percorrenza”. Inchieste sul trasporto ferroviario siciliano realizzate da La Repubblica, Corriere della Sera, Rai Uno ed altre hanno evidenziato l’enorme gap infrastrutturale e dei collegamenti ferroviari tra le principali Città siciliane quali Trapani, Ragusa, Modica, Agrigento con tempi veramente biblici dovuti a molte (strane) coincidenze tra treni ed ai pochissimi treni dedicati. Siamo convinti che l’enorme investimento fatto sulla Catania-Palermo non servirà a migliorare le condizioni di trasporto delle altre Città.
Non si possono spendere 5,3 miliardi, ne mancano ancora tre (sempre se sarà questa la cifra definitiva a opera finita e quali saranno i tempi certi e definitivi per la realizzazione) solo per una volontà politica che certamente sa, ma fa finta di non sapere delle reali condizioni della rete ferroviaria siciliana. Infatti, nelle varie dichiarazioni non ci sembra di aver letto della Alcamo-Trapani via Milo chiusa da un anno e mezzo; non abbiamo letto della Caltagirone-Gela chiusa da oltre tre anni dal crollo del ponte; non abbiamo letto dei collegamenti ferroviari con l’aeroporto di Catania e di Trapani; non abbiamo letto della messa in esercizio a regime della Metro-ferrovia Giampilieri-Messina; non abbiamo letto della Metro-ferrovia di Ragusa progettata e mai fatta finanziare;  non abbiamo letto della velocizzazione della Catania-
Siracusa iscritta in quasi tutti i contratti di programma con date e cifre; non abbiamo notizie dei 1970 milioni di euro previsti per il raddoppio della Fiumefreddo-Giampileri (vedi foto) con delibera Cipe 62/2005. Però occorre cavalcare a tutti i costi i tempi biblici della Catania-Palermo, quando, invece, ad onor del vero sulla Catania-Palermo insiste nel Contratto di Programma 2007-2011 - Opere in Corso - Tabella A03-Sviluppo Infrastrutturale Rete Convenzionale - Modifiche anno 2009 - Codice Intervento NAD04: Interventi di potenziamento infrastrutturale per adeguamento al nuovo modello di esercizio della Regione Sicilia, prioritariamente per la velocizzazione dell’itinerario Palermo-Catania per un importo di 30 milioni (si allega foto). Quando invece l’imponente finanziamento dello Sblocca Italia poteva essere distribuito per ammodernare, velocizzare e realizzare un sistema più leggero e veloce in tempi più brevi collegando molte più città che ad oggi sono quasi del tutto isolate per scelte o disattenzioni non condivisibili. Ribadiamo che non ci serve l’alta velocità nelle tratte siciliane per ovvi motivi, uno dei tanti, i tempi lunghissimi di realizzazione. Ai siciliani basterebbe solo ed esclusivamente “la velocità”.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

lunedì 1 settembre 2014

Monitoraggio sul traffico treni, interviene il Comitato Pendolari

Segnalazioni e modifiche all'attenzione dei vertici regionali di Rfi. Chiesto un potenziamento di alcune tratte.
Puntuale monitoraggio sull'andamento del traffico ferroviario passeggeri da parte del Comitato Pendolari Sant'Agata Militello-Messina. Con un documento il rappresentante del Comitato pendolari Francesco Mondi', ha segnalato alla Direzione regionale di Trenitalia le criticità riscontrate nella circolazione di alcuni treni regionali suggerendo al contempo delle modifiche e delle variazioni da apportare per il miglioramento del servizio, visto da parte degli utenti che giornalmente si recano al lavoro utilizzando il treno come mezzo di trasporto.

mercoledì 6 agosto 2014

Regione Sicilia: "Accordo di Programma e Contratto di Servizio a binario morto"

Una lunga storia quella dell’Accordo di Programma tra Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Regione Sicilia per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale. Ebbe inizio nel 2009 con la prima deliberazione della giunta regionale n.551 del 18 dicembre 2009; con la successiva deliberazione n.221 del 13 settembre 2011 per giungere alla delibera n.114 del 20 maggio 2014 che a tutt’oggi non ha prodotto nessun effetto. I contenuti dell’accordo sono stati sempre gli stessi salvi alcuni aggiornamenti nelle firme di tale Accordo dei tre assessori che si sono avvicendati (Pier Carmelo Russo, Nino Bartolotta e Nico Torrisi). L’urgenza e l’importanza di tale Accordo di Programma è necessaria per la sottoscrizione del “fatidico” Contratto di Servizio che in Sicilia si aspetta ormai da oltre cinque anni.  In questi anni la Regione ha perso quasi 2 milioni di km/treno e quasi del tutto i treni da e per il nord. Regione che non ha preso nessuna posizione su Rete Ferroviaria Italiana per le tratte ferroviarie chiuse da diversi anni (Caltagirone-Gela e Alcamo via Milo-Trapani) ma pensa al miglioramento dell'efficienza dei collegamenti tra porti, aeroporti e piattaforme intermodali per migliorare l'accessibilità.  Regione che pensa ad una maggiore sostenibilità ambientale e ad una diminuzione delle barriere per le utenze deboli tra l’Italia e Malta con il progetto europeo "Streets: strategia integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta".