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domenica 22 marzo 2015

Raddoppio FS. Cefalù-Castelbuono, lavori al via

Presentati a Pollina i dettagli dell'appalto. Partiranno il prossimo 9 aprile i lavori preliminari per il raddoppio ferroviario "Cefalù-Castelbuono". Ben 12,3 km di nuova linea, circa 20 km di tunnel (6 dei quali a doppia canna).

venerdì 13 febbraio 2015

Continuità Territoriale: Certezze e Futuro per la Sicilia

Messina. Il Comitato Pendolari Siciliani prenderà parte alla manifestazione, che si terrà sabato 14 febbraio a Messina, per tutelare il diritto alla Continuità Territoriale.
Tenuto conto che nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche… così termina l’art. 16 della Costituzione Italiana, ma la Sicilia è un caso a parte.
Non devono bastare le rassicurazioni dell'Ad di Fsi Elia, non devono bastare le risposte del Ministro Lupi, non deve bastare la richiesta del governatore Crocetta è ora che in Sicilia si vedano i fatti ed in maniera concreta e tangibile.
E’ arrivato il momento che i politici aprano gli occhi su una realtà che sino ad oggi non hanno voluto vedere affinché tutti assieme, amministratori, cittadini, associazioni, lavoratori, studenti diventino protagonisti delle scelte che riguardano il nostro territorio e un nuovo modello di sviluppo.  Un sistema dei trasporti efficiente ed efficace e di qualità, rappresenta una condizione irrinunciabile per lo sviluppo economico e sociale della Sicilia. E’ fondamentale iniziare ad avviarne un processo di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo attuato con criteri programmatori, che ne superino l’attuale condizione di arretratezza. Chiediamo che:
Il cittadino siciliano deve poter disporre di un sistema di trasporto che soddisfino le proprie esigenze.
Il cittadino siciliano non si aspetta semplicemente di essere trasportato in condizioni di trasporto sempre più sicure, desidera anche condizioni di trasporto semplici e flessibili, soprattutto quando deve adoperare più modi di trasporto.
Il cittadino siciliano desidera, inoltre, che i suoi diritti siano meglio tutelati, potendo disporre di trasporti pubblici più razionali. 
La Sicilia ha diritto ad avere gli stessi servizi del resto d'Italia e non solo, la mobilita è un diritto dei Siciliani ed un dovere dello Stato assicurare la Continuità territoriale alla Sicilia.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 10 febbraio 2015

Sicilia. La Continuità Territoriale negata anche sul portale internet di Trenitalia.

Sicilia.Governo, Ferrovie dello Stato e la Continuità Territoriale della Sicilia.
La Continuità Territoriale negata anche sul portale internet di Trenitalia.
Viaggiare in treno o meglio programmarsi un viaggio in treno per raggiungere la Sicilia è ormai un serio problema. Da diversi mesi un individuo qualsiasi che vorrebbe programmarsi un viaggio in treno, da qualsiasi parte d’Italia, ed entra nel portale Trenitalia – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane www.trenitalia.com ed accede alla ricerca rapida si vede apparire una schermata di un’Italia mutilata e per di più con un invito a cliccare su una città della mappa, dove mancano Sicilia e Sardegna.
Quale può essere la chiave di lettura per un utente che apre tale ricerca?
Forse l’Italia ferroviaria finisce a Reggio Calabria?
E’ il segno da cogliere per i Siciliani della fine della Continuità Territoriale?
A prescindere da tutto venga ricostituita la cartina geografica dell’Italia non tenendo conto se avrà o meno i treni per poterla percorre in lungo e largo e ad alta velocità.
Giosue Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 9 febbraio 2015

La Regione conosceva bene il piano Ferrovie sullo Stretto

In merito all’articolo «A Messina la sfida fra Trenitalia e Rfi» - Pizzo: «Lo Stretto è diventato un campo di battaglia» sul quotidiano La Sicilia di giovedì 5 febbraio, desideriamo intervenire per fare presente alcuni aspetti sulle dichiarazioni dell’Assessore Pizzo.

domenica 8 febbraio 2015

Stretto di Messina e le (mezze) verità nascoste.

In merito all’articolo «A Messina la sfida fra Trenitalia e Rfi» - Pizzo: «Lo Stretto è diventato un campo di battaglia» sul quotidiano La Sicilia di giovedì 5 febbraio, desideriamo intervenire per fare presente alcuni aspetti sulle dichiarazioni dell’Assessore Pizzo.
L’assessore ci racconta la favoletta del fratello ricco e del cugino povero, parafrasando su Rfi e Trenitalia i due gestori ferroviari, il primo per le infrastrutture ed il secondo per il trasporto. Continua dicendo che sui treni diurni a lunga percorrenza non c’è nulla di ufficiale. Prosegue accennando ad uno scontro in atto e ad una prova di forza all’interno di Ferrovie dello Stato tra le diverse anime del sindacato all'indomani dell'uscita di scena di Mauro Moretti, finendo col dichiarare cito testualmente: «A me pare che il campo di battaglia individuato e bene visibile, lo Stretto, si presti a perfezione per lo schieramento delle contrapposizioni. Spacca in due il Paese. Ed in conclusione afferma: “Occorre guardare al futuro in ogni caso. Che le ferrovie facciano investimenti da Paese moderno per lo sbarco e l'imbarco di passeggeri e bagagli. Occorrono investimenti organizzativi di prospettiva se vogliamo fare le cose sul serio”.
E’ partito da molto lontano l’assessore Pizzo nel fare la sua disamina sul grave taglio del traghettamento dei treni da e per il nord contestualmente alla definitiva cessazione della Continuità territoriale, che se non vado errato non cita mai nel suo intervento.
Però alla fine dell’articolo, con la sua ultima dichiarazione, l’assessore Pizzo ha confessato candidamente di essere a conoscenza del progetto di smantellamento del traghettamento e della definitiva perdita del diritto alla Continuità sullo Stretto. A chiusura dell’incontro romano sulla vertenza, di venerdì 6 febbraio, veniamo a conoscenza che già in una riunione dello scorso 11 novembre 2014,  a cui oltre al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e ai vertici di Rfi e Blueferries, erano presenti l’assessore dei Trasporti della Regione Calabria Luigi Fedele (oggi ex), l’assessore dei Trasporti della Regione Siciliana Giovanni Pizzo, il sindaco di Messina Renato Accorinti e il suo assessore alla mobilità Gaetano Cacciola, erano state delineate e condivise le linee principali di questo progetto di smantellamento dello Stretto.
Nei fatti, il mantenimento del traghettamento dei due Intercity notte mentre dei tre rimanenti Intercity diurni il traghettamento dei passeggeri con navi veloci, predisponendo interventi anche infrastrutturali negli scali di Villa S.G, Reggio C. e Messina per agevolare il passaggio treno/nave dei passeggeri, a partire dal cambio orario del 13 giugno 2015. La domanda mi sorge spontanea: se già l’assessore Pizzo da circa tre mesi era a conoscenza di questa eventuale ed ipotetica operazione sui tagli ai treni da e per il nord, perché l’ha tenuta nascosta sino ad oggi? In conclusione dal 2009 abbiamo ottenuto le cinque coppie di treno da e per il nord e per nessun motivo la regione Sicilia deve cedere a questa assurda operazione di ammodernamento perché sarebbe il preludio, nel giro di un anno, alla definitiva scomparsa dei treni a lunga percorrenza compresi i due Intercity notturni che al momento resteranno in esercizio, fino al completamento delle infrastrutture per il traghettamento treno/navi.   
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 31 dicembre 2014

Comitato Pendolari Siciliani:Ai primi fiocchi di neve traffico ferroviario paralizzato in Sicilia

Ai primi fiocchi di neve paralizzato il traffico ferroviario in Sicilia. Moltissimi sono i disagi nel trasporto ferroviario in tutta l’isola.
Sulla Messina-Catania-Siracusa sui primi quindici treni del mattino 4 i treni soppressi, 3 in anticipo di qualche minuto, uno in orario e otto con un ritardo complessivo di 11 ore e 28 minuti.
Sulla Messina-Palermo sui primi quattordici treni del mattino, 4 i treni soppressi, uno in anticipo di pochi minuti, uno in orario e i restanti otto treni con un ritardo di circa 6 ore e 29 minuti.
Sulla Palermo-Agrigento i sette treni previsti nella prima mattinata sono stati tutti soppressi.
Rete Ferroviaria Italiana ha inoltre messo in azione il piano anti-neve che prevede il presidio, con uomini e mezzi, delle zone dove le condizioni meteorologiche potrebbero ulteriormente peggiorare e l’attivazione dei Centri operativi territoriali per il monitoraggio.
No comment!!!
Auguri per un proficuo 2015
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 3 dicembre 2014

Caltagirone-Gela la demolizione del ponte sulla rivista Today's Railways di dicembre 2014

Caltagirone. La demolizione delle campate dell'ex linea ferrata per Niscemi e Gela demolito il 7 di ottobre 2014. Il viadotto che, come si ricorda, si sbriciolò fra l'ottavo e il decimo pilone l'8 maggio 2011 e, 38 giorni più tardi, fece addirittura registrare un ulteriore cedimento, brillerà nella fascia oraria compresa tra le 12 e le 14. L'abbattimento, mediante le cariche di esplosivo, avverrà a più riprese, per contenere al massimo gli effetti della deflagrazione. Abbiamo collaborato con la rivista fornendo delle informazioni e alcune nostre foto e per questo ringraziamo il sig. Marco Cacozza.

mercoledì 12 novembre 2014

Le Ferrovie non conoscono le priorità in Sicilia

Il Comitato Pendolari:"Non è la Catania-Palermo, ma sono la Giampilieri-Fiumefreddo e la Castelbuono-Patti"
Palermo. Dopo la conversione in legge del decreto "Sblocca Italia", che dovrebbe velocizzare la realizzazione dell'Alta velocità "light" Messina-Catania-Palermo, il Comitato dei Pendolari Siciliani guidato da Giosuè Malaponti torna alla carica, denunciando ritardi e incongruenze nella rete ferroviaria siciliana.
«Oggi più che mai - sottolinea Giosuè Malaponti - il completamento del raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo e della Castelbuono-Patti costituiscono una priorità rispetto alla costruzione della tratta Catania-Palermo».



lunedì 10 novembre 2014

Trapani-Palermo si torna a protestare, da due anni tratta ferrata interrotta

Come al solito nessuna presa di posizione da parte della Regione Sicilia e/o degli assessori regionali alle infrastrutture e trasporti che si sono alternati e, nemmeno da parte dei Sindaci di quei Comuni penalizzati dalla chiusura alla circolazione ferroviaria della Alcamo-Trapani Via Milo, almeno per reclamare il sacrosanto diritto alla mobilità ferroviaria dei propri concittadini.  

Raddoppio FS Fiumefreddo-Giampilieri, a giorni la scelta del tracciato

Di raddoppio e spostamento del tracciato ferroviario sulla Messina-Catania del tratto Fiumefreddo-Giampilieri, se ne parla ormai da oltre 20 anni...

domenica 9 novembre 2014

Alcamo-Trapani Via Milo nel dimenticatoio.

Alcamo. Venti mesi fa veniva chiusa alla circolazione ferroviaria la tratta Alcamo-Trapani Via Milo per uno smottamento della sede ferroviaria e da allora è calato il silenzio. Molti sono i disagi per l’utenza pendolare che sono costretti a raggiungere Trapani o in bus sostitutivo dalla Diramazione di Alcamo o costretti a raggiungere Trapani via Castelvetrano allungando la percorrenza di circa 70 km/treno e di oltre 35 minuti.
Dal 25 febbraio 2013, data della chiusura definitiva di questa importante relazione ferroviaria, a nulla sono valse le proteste del Comitato Pendolari Siciliani, a nulla sono valse le interrogazioni parlamentari sia all’Ars che in Parlamento.
Come al solito nessuna presa di posizione da parte della Regione Sicilia e/o degli assessori regionali che si sono susseguiti dalla chiusura di questa tratta ferroviaria e nemmeno da parte dei Sindaci di quei Comuni penalizzati dalla chiusura almeno per reclamare il sacrosanto diritto alla mobilità ferroviaria.
Da notare che, a differenza della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sulla Via Milo non vi è nessun ponte da abbattere ma l’eventuale ed ulteriore ripristino della sede ferroviaria dovuto allo smottamento.
E’ da anni che si parla della velocizzazione della Trapani-Palermo sui Contratti di Programma e sui quotidiani, e tra l’altro negli ultimi anni sono state prospettate nuove infrastrutture e/o l’ammodernamento delle stesse nel Piano per il Sud, nel Decreto del Fare, dove erano previsti circa 2 miliardi di euro per interventi immediatamente cantierabili per infrastrutture ferroviarie, stradali, etc., e per finire il Decreto Sblocca Italia che per il raddoppio della Trapani-Palermo prevede una spesa di 491 milioni di cui 2 milioni finanziati e il resto da finanziare. Per la stessa opera nel 2003 erano previsti 300 milioni e a distanza di undici anni non solo non è stata realizzata ma il costo è aumentato di oltre il 50%.
Riteniamo doveroso chiedere al nuovo assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Giovanni Battista Pizzo e al Dirigente generale per le infrastrutture dott. Giovanni Arnone se sono a conoscenza della chiusura di questa tratta, se sono a conoscenza degli intenti di Rete Ferroviaria Italiana, se hanno sollecitato a RFI la riapertura di questa tratta ed eventualmente di chiedere a Rete ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura, cosa intende fare di questa importante infrastruttura chiusa da oltre venti mesi.
Non è immaginabile che l’arretratezza infrastrutturale o l’eventuale ed ulteriore chiusura di infrastrutture ferroviarie siano dovute allo scarso interesse della Regione nell’attenzionare e nel richiedere interventi e finanziamenti per il ripristino e la riattivazione delle stesse e per evitare il continuo e assurdo smantellamento delle infrastrutture e del trasporto ferroviario siciliano in questi ultimi anni.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 28 ottobre 2014

Smantellamento binari, Spataro blocca i lavori

Comiso. Sventato, per la seconda volta, il tentativo di smantellamento della stazione ferrovia casmenea. L'episodio, portato alla luce dalla Cub Trasporti, si è verificato qualche giorno fa, quando la ditta appaltatrice, scortata da dipendenti di Rfi, si è presentata alla stazione di Comiso per asportare le rotaie e lo scambio di collegamento tra primo e secondo binario. Il tentativo non è andato in porto perché il sindaco Spataro si è messo di traverso, convincendo il direttore di Rfi, esattamente come un anno fa, a sospendere per la seconda volta l'intervento. Al primo cittadino comisano, il plauso della Cub Trasporti. "La presa di posizione del sindaco Spataro - commenta il coordinamento provinciale della Cub - è in linea con quanto da anni andiamo dicendo ai sindaci: sono i comuni i veri proprietari degli impianti ferroviari insistenti sui loro territori, e gli amministratori hanno il dovere di difenderli e farli funzionari, contro qualsiasi pretesa esterna di smantellarli".
Per la Cub, se da un lato la natura giuridica di Rfi, una Spa a totale proprietà pubblica, definisce il suo ruolo di ente preposto all'attività di manutenzione e potenziamento della rete ferroviaria, dall'altro, tale gestione, dev'essere sottoposta al controllo degli enti territoriali.
L. F. - La Sicilia -
Domenica 26 Ottobre 2014 RG Provincia Pagina 34

domenica 26 ottobre 2014

Cub Trasporti Ragusa. No allo smantellamento dei binari alla stazione di Comiso

Ragusa.Lunedì scorso si era ripresentata la ditta appaltatrice, scortata da dipendenti di RFI, per asportare le rotaie e lo scambio di collegamento tra primo e secondo binario di Comiso, in attuazione di quel progetto infelice che vuole “semplificare” l’impianto, cancellando la stazione e riducendola a semplice fermata, con un solo binario.
Una stazione ha compiti di incroci, precedenze, manovre, garaggio treni; nel momento in cui vi si lascia solo il binario di corsa quella stazione è morta.
Lo scorso anno, esattamente il 23 ottobre, grazie all’appello di CUB Trasporti, diversi cittadini e anche amministratori e politici comisani, irruppero all’inizio della notte nel cantiere e impedirono fisicamente che lo scempio si attuasse, ottenendo una sospensione. Ma lo stallo della vertenza ferroviaria in provincia ha fatto si che RFI continuasse a covare i suoi propositi; dopo aver modificato la tecnologia dell’impianto, adesso occorreva eliminare il deviatoio per chiudere la partita.
Ci ha pensato il sindaco di Comiso Filippo Spadaro questa volta ad alzare la voce con i vertici di RFI: “La stazione non si tocca!”. La sua determinazione, rafforzata anche da tutta una serie di impegni in itinere riguardanti progetti di manutenzione e velocizzazione tra Licata-Gela e Vittoria-Comiso, alla fine ha convinto il direttore di RFI a sospendere per la seconda volta l’intervento.
La CUB Trasporti vuole sottolineare come la presa di posizione del sindaco Spadaro sia in linea con quanto da anni andiamo dicendo ai sindaci: sono i comuni i veri proprietari degli impianti ferroviari insistenti sui loro territori, e gli amministratori hanno il dovere di difenderli e farli funzionari, contro qualsiasi pretesa esterna di smantellarli.
La natura giuridica di RFI, una Spa a totale proprietà pubblica (Ministero del tesoro), definisce il suo ruolo di ente preposto all’attività di manutenzione, potenziamento tecnologico e infrastrutturale della rete ferroviaria, ma anche che tale gestione dev’essere sottoposta al controllo degli enti territoriali.
E’ questo un nodo importante, che purtroppo molti amministratori non hanno compreso, mantenendo un’attitudine eccessivamente morbida e passiva, se non un disinteresse totale, rispetto ai progetti di ridimensionamento della nostra rete ferroviaria. E’ ora che si sveglino!
D’altra parte, non si può rimanere eternamente sulle difensive; il traffico ridotto ai minimi storici sta creando non pochi problemi, dato che i binari poco utilizzati tendono ad ossidarsi, creando difficoltà alla circolazione. Occorre al più presto invertire la tendenza; far sentire la propria voce; non fidarsi dei tempi lunghissimi di Regione e vertici ferroviari, poco interessati al territorio del sud-est.
Da febbraio 2014 si attende un incontro a Palermo per l’immissione di nuovi treni per pendolari e turisti; il 3 ottobre ci siamo incontrati con il sindaco di Ragusa e con l’on. Foti, ribadendo la necessità di un incontro a Ragusa con l’assessore Torrisi. E’ già trascorso quasi un mese, e a Palermo tutto tace.
Ragusa, 25-10-2014 Coordinamento provinciale CUB Trasporti

mercoledì 8 ottobre 2014

Treno fermo in galleria per 50 minuti. Segnalazione del Comitato Pendolari Siciliani

E’ il terzo caso dopo quello del 10 settembre accaduto al treno 12788 nella stessa galleria e il successivo avvenuto il 22 settembre nella galleria Peloritana al treno 3832 Palermo-Messina. All’indomani del primo caso avevamo inoltrato a Rete Ferroviaria Italiana una richiesta di chiarimenti se nella galleria tra Acireale e Guardia Mangano-S.Venerina e nelle altre gallerie vi è la copertura del servizio di telefonia GSM-R e se vi sono all’interno delle gallerie gli impianti fissi di telefonia e se oltre alla telefonia mobile di servizio GSM-R vi è la possibilità di accedere alle linee telefoniche degli altri gestori di telefonia mobile visti gli accordi con gli stessi per la copertura del servizio in galleria all’utenza.

lunedì 6 ottobre 2014

Soppressioni, ritardi e stop in galleria

Succede di nuovo che un treno venga stoppato in galleria ed il personale di macchina e di bordo non hanno la possibilità di comunicare con il DCO tramite la telefonia di servizio GSM-R di Rete Ferroviaria Italiana o di altri gestori della telefonia mobile. Questo è quanto successo sabato 4 ottobre subito dopo la galleria tra Acireale e Guardia Mangano-S.Venerina al treno regionale 12880 delle ore 14.23.
Il treno dopo aver percorso circa 600/800 metri dall’ingresso in galleria (siamo in doppio binario) viene fermato ad un segnale di marcia rosso (ore 14.40 circa).
Dopo un attesa di dieci minuti ed un avanti e indietro del personale di macchina e di bordo non avendo nessun segnale telefonico sono costretti a scendere dal treno per raggiungere l’ingresso della galleria per mettersi in contatto con il DCO della sala operativa.
Rientrati a bordo treno dopo una sosta di circa 50 minuti si ripartiva in direzione Guardia Mangano-S.Venerina.
E’ il terzo caso dopo quello del 10 settembre accaduto al treno 12788 nella stessa galleria e il successivo avvenuto il 22 settembre nella galleria Peloritana al treno 3832 Palermo-Messina. All’indomani del primo caso avevamo inoltrato a Rete Ferroviaria Italiana una richiesta di chiarimenti se nella galleria tra Acireale e Guardia Mangano-S.Venerina e nelle altre gallerie vi è la copertura del servizio di telefonia GSM-R e se vi sono all’interno delle gallerie gli impianti fissi di telefonia e se oltre alla telefonia mobile di servizio GSM-R vi è la possibilità di accedere alle linee telefoniche degli altri gestori di telefonia mobile visti gli accordi con gli stessi per la copertura del servizio in galleria all’utenza.
A quasi un mese dalla nostra richiesta non abbiamo ottenuto nessun chiarimento.
Il 24 settembre dopo l’altro caso successo nella galleria Peloritana abbiamo ritenuto opportuno scrivere una lettera inoltrata a mezzo Pec al ministro Lupi, all’ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie), al dirigente generale per le investigazioni ferroviarie ed all’assessore regionale ai trasporti Torrisi ed anche qui siamo in attesa di una risposta.
Non desideriamo creare nessun allarmismo ma è pur vero che delle risposte ci dovranno essere date.
Il bilancio della giornata di sabato 4 ottobre sulla relazione ferroviaria Messina-Catania-Siracusa: n.5 treni soppressi per un totale di 345 km/treno e su 46 treni monitorati 20 treni hanno accumulato 7 ore e 51 minuti di ritardo considerato che i treni monitorati sono stati quelli con un ritardo superiore ai 5 minuti.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer















Alcune delle immagini scaricate dal sito viaggiatreno.it

Ponte ferroviario, è scattato il countdown

Caltagirone. La demolizione delle campate dell'ex linea ferrata per Niscemi e Gela in programma da martedì
A Caltagirone è ormai tutto pronto per la demolizione del ponte ferroviario lungo l'ormai ex linea ferrata Caltagirone-Niscemi-Gela. Alla Prefettura di Catania, che ha coordinato le fasi logistiche, spetterà il compito di garantire la sicurezza. Il countdown s'è iniziato: da oggi mancano tre gi! orni. Martedì 7 e mercoledì 8 ottobre il fascio d'azione investirà un raggio di 500 metri e interesserà l'evacuazione di almeno 200 abitazioni. Agli agenti del commissariato di ps, coordinati dal vicequestore aggiunto Marcello Ariosto, spetterà la funzione di garantire la sicurezza e l'incolumità.
Il viadotto che, come si ricorda, si sbriciolò fra l'ottavo e il decimo pilone l'8 maggio 2011 e, 38 giorni più tardi, fece addirittura registrare un ulteriore cedimento, brillerà nella fascia oraria compresa tra le 12 e le 14. L'abbattimento, mediante le cariche di esplosivo, avverrà a più riprese, per contenere al massimo gli effetti della deflagrazione. Ieri, al municipio di Caltagirone, si è tenuto un incontro, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Caltagirone e Niscemi, oltre che di alcune sigle sindacali, per stabilire modalità e dettagli. La richiesta corale, rivolta ai responsabili della Rete ferroviaria italiana (Rfi), è quella ! della ricostruzione, così come ribadito a più riprese dal presidente del comitato pendolari siciliani, Giosuè Malaponti.
«Non solo Rfi - dichiara Malaponti - ma anche il governo regionale, al quale ci siamo più volte appellati, deve sostenere la tesi della ricostruzione». Sulla stessa linea è anche l'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Caltagirone, Egidio Sinatra: «Ci è stato comunicato che è in atto il monitoraggio delle condizioni strutturali della linea ferrata che comprende 11 viadotti. Non servono altre demolizioni, ma interventi di consolidamento».
Infrastrutture in Sicilia è però sinonimo di arretratezza, motivo per cui servirebbero corposi investimenti economici. «Insieme ai colleghi sindaci di Niscemi e Gela - dichiara il sindaco Bonanno - oltre del comitato pendolari, confermiamo l'indispensabilità di tale infrastruttura. Se la riapertura al transito della Sp 39 di Niscemi è indispensabile, lo è anche il ripristino della linea ferroviaria».
Il sindaco di Niscemi, Ciccio La Rosa: «La nostra comunità ha sempre ribadito che la ricostruzione del viadotto rimane prioritaria, per arginare ogni fenomeno di isolamento». Conclude il sindaco di Gela, Angelo Fasulo: «E' da tempo che ci battiamo per il ripristino di questa infrastruttura. Le nostre comunità non possono sempre pagare lo scotto del deficit infrastrutturale»
GIANFRANCO POLIZZI
La Sicilia - Venerdì 03 Ottobre 2014 Catania (Provincia) Pagina 40 

lunedì 22 settembre 2014

Infrastrutture. La Cub critica Rfi e Trenitalia.«Ferrovie iblee è la solita storia»

Preoccupa il depauperamento del territorio ibleo di istituzioni ed infrastrutture che certamente non contribuisce alla crescita sociale ed economica del sud est siciliano.
Particolarmente grave è la situazione della ferrovia iblea: il continuo stillicidio della eliminazione di treni, di cancellazione di corse della totale soppressione dei treni merci, del mancato investimento in infrastrutture sta inesorabilmente portando, nonostante le lotte condotte dalla Cub ferrovia, allo smantellamento dell'intera tratta Siracusa - Modica - Gela con conseguenze negative anche per l'industria turistica. Nonostante le tante iniziative di mobilitazione, che sono state poste in essere in questi anni a tutela della ferrovia iblea, nulla è cambiato. «In questi giorni sono apparse notizie sul potenziamento dei treni passeggeri sulla tratta Licata-Comiso; - dice Pippo Gurrieri, coordinatore provinciale Cub Trasporti - è stata annunciata l'imminente immissione in circolazione di un "intercity veloce" che migliorerebbe l'afflusso di viaggiatori tra l'area centro-orientale dell'isola e l'aeroporto di Comiso. A questi vaghi (e periodici) annunci, fa da contraltare la situazione della tratta in questione, che attualmente è chiusa, e non ci risulta vi si stiano svolgendo grandi interventi di velocizzazione».

giovedì 11 settembre 2014

Rete Ferroviaria Italiana: Richiesta chiarimenti relativi disservizio ferroviario del 10 settembre 2014

Il comitato pendolari Siciliani in merito al disservizio creatosi per la sosta del treno 12788 in galleria nei pressi di Acireale, rimasto fermo per qualche ora all’interno della stessa, con la presente chiede di conoscere:
·      se sono state attuate tutte le norme relative alla sicurezza dei viaggiatori e della circolazione, dato che all’interno della galleria non vi era nessuna possibilità di comunicare all’esterno, tra l’altro il Capotreno per comunicare telefonicamente con la Sala Operativa ha dovuto percorrere quasi tutta la galleria per mettersi in comunicazione con la stessa;
·      se la galleria in questione e le altre gallerie sono coperte dal vs. servizio di telefonia GSM-R e degli impianti fissi di telefonia;
·      se la sala operativa abbia informato, dopo aver preso atto del disservizio, con annunci sonori i viaggiatori e i familiari (preoccupati) in attesa in tutte le stazioni della relazione ferroviaria;
·      se le regole della tempestiva informazione enunciate nel “MAS” specie in questi casi sono state prontamente attuate dalla sala Operativa?
·      come mai sul portale FSNews.it non era e non è a tutt’oggi riportata la sospensione della circolazione visti gli enormi ritardi nella circolazione?
Nell’attesa di un Vs. pronto riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Rete Ferroviaria Italiana - Regione Sicilia
Direzione Regionale di Trenitalia - Regione Sicilia
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti - Regione Sicilia
Oggetto: Chiarimenti al disservizio ferroviario del 10 settembre 2014.-
Fiumefreddo, 11 settembre 2014
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 9 settembre 2014

Monitoraggio dei servizi nelle stazioni della tratta Messina-S.Agata Militello

Il Comitato Pendolari Siciliani, in questi giorni ha effettuato un monitoraggio dei servizi forniti da RFI e Trenitalia nelle Stazioni tra Messina e S.Agata Militello, riscontrando le seguenti criticità che riportiamo:
-Torregrotta: Risulta ancora non essere stata collocata l’obliteratrice nel marciapiede del binario pari (2) nonostante le ns incessanti segnalazioni datate (08.05.2013. 07.08.2013 e 9.9.2013) , inoltre l’obliteratrice del binario dispari (1) è ancora ostruita.
-Milazzo: Delle due emettitrici self-service ne risulta funzionante solo una, ma quest’ultima accetta solo pagamenti con carte e monete, risulta essere disabilitata al pagamento con banconote, i disservizi si accentuano ulteriormente nelle giornate di chiusura della biglietteria al pubblico.
-Falcone: L’obliteratrice risulta essere ostruita.
-Patti: Il sottopassaggio risulta essere da tempo al buio.
-Gioiosa Marea: il ns. comitato invita chi di competenza ad inserire in questa stazione il sistema di informazioni visivo al pubblico, cosiddetto lead.
-Brolo: in questa stazione l’obliteratrice risulta essere accesa, ma l’inchiostro per la timbratura è assente, con conseguente impossibilità della convalida del biglietto.
-S.Marco D’alunzio: il cancello dell’ex scalo merci risulta essere ancora pericolante. (Richieste inviate in data 7.9.12  14.05.13 e 27.7.14)
Le nostre segnalazioni/suggerimenti vengono evidenziate  ai dipartimenti di competenza al fine di un tempestivo intervento, auspicando che i servizi erogati, siano a bordo che a terra continuino ad essere  in linea, in termini di qualità confort e sicurezza degli ambienti in stazione , come previsto nella carta dei servizi
RFI spa per la Regione Sicilia
Trenitalia spa per la Regione Sicilia
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti-Regione Sicilia
Torrenova, 07.09.2014
Mondì Francesco - Pendolari S.Agata Messina - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

sabato 19 luglio 2014

Tre vite spezzate in una tragica vicenda lavorativa sulla linea ferroviaria Gela-Caltanissetta

La fatale tragedia occorsa ai tre operai di Rete Ferroviaria Italiana ci colpisce nel profondo del cuore. Ci affligge questa drammatica morte di padri di famiglia intenti nel compiere il proprio dovere per la salvaguardia e la sicurezza di chi giornalmente viaggia in treno. Non ci sono parole per esprimere il nostro rammarico ed il nostro cordoglio ai familiari di Antonio, Vincenzo e Luigi.
Comitato Pendolari Siciliani