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giovedì 9 ottobre 2014

Caltagirone. Un boato e il "gigante" di cemento si sgretola

L'8 maggio 2011 una parte della struttura crollo. Non ci furono vittime perchè la domenica non transitavano treni passeggeri.
I resti del ponte ferroviario rasi al suolo alle 15.53 con la dinamite.
I tre sindaci in coro: "ora ricostruite subito i piloni"

giovedì 19 giugno 2014

Caltagirone. Il ponte ferroviario verrà abbattuto

In questi ultimi due anni abbiamo sollecitato l'intervento dei tre Comuni Caltagirone, Gela e Niscemi affinchè intervenissero presso la Regione Sicilia e Rete Ferroviaria Italiana per capire cosa si voglia fare della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela.

martedì 14 gennaio 2014

Un’ulteriore beffa alla mobilità l’eventuale chiusura definitiva della Caltagirone-Gela.

Caltagirone. Due anni e otto mesi fa cedeva crollando sulla S.P. 39 che collega la città di Caltagirone con Niscemi il ponte della ferrovia Caltagirone-Gela e, da allora, tutto sembra essere in standby come in un fermo immagine di un film.
Non importa se i treni non viaggiano più verso Gela, non importa se i pendolari sono costretti a rinunciare al treno ed usare la propria auto per andare a lavoro o a scuola. Sono ancora molti i lavoratori pendolari che da questi territori Caltagirone, Niscemi si riversano verso il petrolchimico di Gela. Non importa a nessuno se il trasporto di materiale altamente pericoloso prima si spostava nelle più sicure reti ferroviarie mentre adesso viaggia su gommato andando ad incrementare il già saturo trasporto viario. L’occasione del crollo del ponte è stata di sicuro la scusa per ridurre all’osso il numero di treni che collegano Gela e Caltagirone con Catania. Ad oggi sono solo due i treni regionali che collegano le due città, il resto avviene con due/tre bus-sostitutivi che impiegano oltre le 2 ore. I pendolari del calatino e del nisseno non chiedono molto, vorrebbero essere messi in condizione di poter viaggiare in treno almeno aver  assicurato quel minimo di servizi che lo Stato dovrebbe garantire ai propri cittadini. Si richiede, cosa che faremo assieme ai sindaci di Caltagirone, Niscemi e Gela, un immediato incontro con i dirigenti di Rete ferroviaria italiana e con i dirigenti dell’assessorato regionale alle infrastrutture per capire, una volta per tutte, cosa si voglia fare di questa importante tratta ferroviaria a servizio delle due provincie Catania e Caltanissetta; oggi più che mai, alla luce dei lavori di rimozione delle strutture e apparati sistema GSM-R tratta ferroviaria AVELLINO-ROCCHETTA E CALTAGIRONE-GELA” per un importo di 803.000 euro iva esclusa, peraltro già appaltati.
Tutto passa sotto silenzio, ieri abbiamo voluto allertare con una lettera a mezzo Pec il governatore Crocetta, l’Assessore Bartolotta, il dirigente generale alle infrastrutture e i sindaci dei Comuni di Caltagirone, Niscemi e Gela affinchè tutti assieme chiediamo con forza la riapertura di questa tratta ferroviaria importante ed evitare la definitiva chiusura visti gli ingenti investimenti fatti da Rete ferroviaria italiana nell’ultimo decennio. L’eventuale chiusura della tratta ferroviaria sarebbe da addossare alla scarsa attenzione che la nostra classe politica presta alle esigenze ed ai bisogni dei propri territori. Ai siciliani non servono le grandi e faraoniche infrastrutture ma servono questi modesti interventi a salvaguardia della mobilità, in considerazione del fatto che, ad oggi, delle grandi opere infrastrutturali sono rimaste solo fiumi di parole e di inchiostro.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

domenica 12 maggio 2013

Tratta Caltagirone-Gela il resoconto del sit-in





















Due anni fa e precisamente l’8 maggio 2011 si è verificato, lungo la tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, al km 326 della linea Lentini-Gela, tra le stazioni di Piano Carbone e Niscemi S.p. 39, il cedimento di alcune arcate del ponte ferroviario, con la conseguente chiusura della tratta ferroviaria. Tale chiusura, ha inevitabilmente determinato un trasferimento del traffico passeggeri sulla SS. 417 che, di per sé, già presenta condizioni di elevata pericolosità, in quanto unica arteria rimasta ad assicurare il collegamento fra le città ricadenti sul percorso ferroviario, vista la chiusura della Sp. n.39.
Non ci sembra inutile ricordare che la costruzione della linea ferroviaria in questione, completata nel 1979, è stata a suo tempo decisa proprio per la necessità di un collegamento più spedito, sia delle persone sia, soprattutto, delle merci, fra due aree fortemente industrializzate dell'isola, quella di Catania e il polo petrolchimico di Gela, e che, proprio in tale ottica, era stata prevista un’ulteriore fase di potenziamento e di velocizzazione, mai realizzata.
Premesso che la linea ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela collega il versante jonico e il versante mediterraneo della Sicilia attraversando alcuni grossi centri urbani e considerato che detta linea ferroviaria è frequentata da molti studenti e pendolari e, in particolare, dai lavoratori diretti verso il polo industriale dell'Eni di Gela.
Il comitato pendolari Siciliani chiede di conoscere:
  • se il Governo Regionale sia a conoscenza di quali iniziative il gestore della infrastruttura ferroviaria, Rete Ferroviaria Italiana intenda adottare onde evitare il ripetersi per il futuro di cedimenti delle strutture ferroviarie che potrebbero causare danni di proporzioni maggiori rispetto all'evento verificatosi;
  • quale sia lo stato di avanzamento degli interventi finalizzati al ripristino della piena funzionalità dell'itinerario in modo da porre fine ai disagi e ai rischi cui vanno incontro, al momento, i numerosi pendolari delle zone attraversate dalla ferrovia che per i loro spostamenti quotidiani sono costretti a servirsi di percorsi alternativi non agevoli e poco sicuri;
  • se non ritenga opportuno inserire tale percorso, a motivo della rilevante valenza strategica che lo stesso riveste per lo sviluppo socio-economico dei territori attraversati, fra gli interventi di potenziamento delle infrastrutture ferroviarie siciliane, prevedendo per lo stesso una serie di opere di miglioramento del tracciato con riferimento alla tratta Caltagirone-Lentini (stazione).
Nell’attesa di ricevere risposte rassicuranti sulla sorte della tratta, riteniamo doveroso assieme alle amministrazioni comunali di Caltagirone, Gela e Niscemi di chiedere, nel più breve tempo possibile, un incontro con i rappresentanti della Regione Siciliana e Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura, per avere un quadro chiaro su quello che il gestore vuole fare della tratta Catania-Caltagirone-Gela e sui tempi della sua riapertura alla circolazione ferroviaria.
 Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

sabato 11 maggio 2013

Appuntamento domenica 12 maggio 2013 sit-in tratta Caltagirone-Gela

Tgr Sicilia ore 19.35http://www.youtube.com/watch?v=QqaJylN21r8




L’appuntamento con le associazioni partecipanti all’iniziativa è alla stazione ferroviaria di Caltagirone alle ore 8.30, per poi spostarci nei luoghi del crollo del ponte ferroviario sulla Sp. 39 per Niscemi. All’iniziativa programmata dal Comitato Pendolari Siciliani unitamente al Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali (C.I.U.FE.R), a Legambiente-Caltagirone, all’Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo e ad Italia Nostra Nazionale, prenderanno parte i rappresentanti delle Amministrazioni Comunali di Caltagirone, Gela e Niscemi, in forse la presenza dei rappresentanti regionali.
Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani