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sabato 13 aprile 2013

Nuovo macigno sul sistema di trasporto su rotaie. E nessuna risposta sul deragliamento di gennaio.

In pullman fino a Villa, addio ai treni-notte Ultimo vagone. 
Sta per abbattersi un altro macigno sul già precario e inefficiente funzionamento dei collegamenti ferroviari: i treni-notte in partenza da Siracusa sono destinati alla sostituzione con servizio pullman fino a Villa San Giovanni. Intanto è calato il silenzio sul deragliamento di un vago! ne letto in manovra allo scalo Pantanelli la sera del 18 gennaio.
Niente più treni notte in partenza da Siracusa, quindi, nella totale indifferenza della classe politica e con qualche debole quanto sporadica manifestazione di protesta, peraltro inefficace, da parte sindacale. Nonostante il fatto che ogni servizio tagliato significa anche posti di lavoro cancellati.
Invece dei treni notte quindi chi vorrà servirsi del treno per una lunga percorrenza dovrà sobbarcarsi al disagio, tutt'altro che indifferente, di dover subire nell'arco di poche ore, uno sballottamento tra pullman, traghetto e altro mezzo dal punto di sbarco alla stazione di Villa San Giovanni. A Villa i passeggeri saranno «messi a dormire» a bordo di un treno con sole cuccette per il resto del viaggio. Quindi, nel giro di poche ore, e di notte, quei passeggeri «coraggiosi» dovranno subire faticosi e scomodi trasbordi, con qualsiasi condizione atmosferica. E i bambini? Gli anziani? Gli ammalati? Fatti lo! ro.
«In pratica, nel terzo millennio, - rileva Liliana Gissara di Italia nostra - i siciliani che si devono spostare in treno non hanno che un'alternativa: o sono disposti ed hanno le forze per affrontare un viaggio disagevole e faticoso o rimangono "agli arresti domiciliari" in Sicilia. Al più presto bisogna stanare Trenitalia e capire se intende riconoscere il diritto alla mobilità anche ai siciliani. Intanto si spendono 1 miliardo e mezzo per 50 treni Freccia rossa. E sono quattrini pagati anche dai siciliani, i quali invece rivendicano invano il diritto di viaggiare con altrettanta sicurezza e comodità. Basterebbe assai meno per rinnovare il materiale rotabile esausto. La "marginalità geografica" non può essere una condanna senza appello».
Sulla vicenda del deragliamento c'è stata soltanto una generica risposta di Trenitalia a un reclamo della professoressa Gissara. Peraltro dopo un sollecito. Ecco la risposta: «Era nelle sue facoltà di fare rinuncia al viaggio ed ottenere il rimborso integrale del biglietto». Ma perchè quel vagone è deragliato in manovra? Cedimento di componenti meccaniche? Scambi in posizione errata? Altro ancora? Trenitalia tace. Tutti tacciono. Intanto la Regione siciliana (unica in Italia) continua a non firmare il contratto di servizio con le Ferrovie dello Stato, e Trenitalia continua a tagliare.
La Sicilia - Venerdì 12 Aprile 2013 Siracusa Pagina 26  - 
Salvatore Maiorca

mercoledì 4 aprile 2012

Sicilia/trasporti: Garofalo (Pdl), ripristinati treni notte con Milano

(ASCA) – Palermo - A partire dal prossimo 12 giugno sarà assicurato il collegamento ferroviario notturno dall'Isola con destinazione Milano. Lo afferma il sottosegretario alle Infrastrutture, Guido Improta, evidenziando, in tal senso, ''come proprio grazie agli atti di indirizzo approvati in sede parlamentare - si legge nel resoconto della commissione Trasporti della Camera - siano stati compiuti sensibili passi avanti nella direzione di un miglioramento del servizio universale come dimostra il fatto che dal 12 di giugno prossimo sarà  assicurato il collegamento dalla Sicilia con destinazione Milano, come richiesto dalla risoluzione in oggetto''.
Risoluzione presentata dal parlamentare, Vincenzo Garofalo (Pdl), e sottoscritta da tutti i suoi colleghi messinesi e calabresi.
''E' un primo passo - afferma Garofalo - ma non molliamo la presa''. In altri termini, per l'esponente pidiellino, ''il governo, in qualità di azionista unico di Trenitalia, deve impegnarsi affinchè  sia modificata la strategia con la quale Trenitalia si sta muovendo sul territorio nazionale a discapito di alcune tratte considerate meno redditizie ed a vantaggio di altre, al fine di assicurare la corretta gestione del servizio universale passeggeri, la continuità territoriale ed il diritto alla mobilità dei cittadini siciliani e calabresi''.

venerdì 2 marzo 2012

Tagli ai treni, i deputati siciliani e calabresi presentano un documento

Una risoluzione firmata da tutti i deputati siciliani e calabresi per chiedere al Governo “in qualità di azionista unico del gruppo Ferrovie dello Stato, anche al fine di assicurare la continuità territoriale ed il diritto alla mobilità dei cittadini siciliani e calabresi, il ripristino immediato di un convoglio ferroviario notturno che garantisca il collegamento di lunga percorrenza dalla Sicilia alle destinazioni finali di Torino, Milano e Venezia”. A presentarla ieri sera, in Commissione trasporti, il deputato Vincenzo Garofalo.
In particolare si chiede al Governo di intervenire nei confronti di Fs per ottenere il ripristino dei treni notte soppressi dal 12 dicembre scorso. Nonostante Fs, dopo le trattative dei mesi scorsi, abbia assicurato la riattivazione di un treno a lunga percorrenza, non ha ancora fatto seguire infatti alle dichiarazioni, una comunicazione ufficiale.
“I disagi sono rilevanti- si legge nel documento- sia in termini economici perché i biglietti per la percorrenza delle tratte sono lievitati, sia per l’oggettiva difficoltà e scomodità ad effettuare in piena notte trasbordi da un treno ad un altro con una evidente lesione del diritto alla mobilità, intollerabile soprattutto quando gli utenti del servizio sono anziani”.
“In gioco- ha dichiarato il deputato messinese- non ci sono solo i posti di lavoro degli ex cuccettisti ma la garanzia di un diritto costituzionalmente garantito quale quello alla continuità territoriale che oggi, appare, innegabilmente compromesso”.

giovedì 26 gennaio 2012

Trasporti: Russo (Sicilia), in incontro con Monti primi risultati

(ASCA) - Palermo, 26 gennaio 2012 - ''L'immediato ripristino di almeno un treno a lunga percorrenza notturno, con destinazione Milano o Torino, secondo le indicazioni della Regione, e l'impegno a migliorare complessivamente la frequenza dei collegamenti ferroviari da e per la Sicilia, insieme all'applicazione di misure a favore dell'autotrasporto merci, sono un primo concreto risultato ottenuto grazie all'impegno del governo siciliano e all'attenzione mostrata dall'esecutivo centrale''.
 Lo dice l'assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilita', Pier Carmelo Russo, che ieri a palazzo Chigi ha preso parte all'incontro con il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti.
''Le azioni comuni con le categorie produttive - afferma Russo - potranno, nel breve, determinare significativi miglioramenti per molti settori strategici dell'economia regionale e nazionale''.
''Per il settore dell'autotrasporto - spiega l'assessore - oltre allo stanziamento di 70 milioni di euro per l'anno 2011 a favore dell'ecobonus, in aggiunta ai 30 milioni di euro per l'anno 2010, saranno valutati in uno specifico tavolo di lavoro ulteriori incentivi per gli anni 2012/2013, previo assenso dell'Unione europea, in eventuale alternativa all'ecobonus europeo. Saranno, inoltre, messi a fuoco ed evidenziati tutti gli aspetti relativi all'applicazione dei costi per la sicurezza, al momento gravanti esclusivamente sugli autotrasportatori, valorizzandone l'importanza e responsabilizzando l'intera filiera circa la loro applicazione''.
Russo sottolinea che ''saranno pure messe a punto piu' convenienti modalità di rateizzazione per il pagamento dei debiti tributari''.
''Anche per il settore infrastrutturale - conclude l'assessore - sono state date importanti conferme sull'immediata disponibilità delle risorse, circa tre miliardi di euro, destinate ad opere strategiche, a cominciare dalla direttrice ferroviaria Catania-Palermo ad alta capacità, per le quali e' stato posto l'accento sulla responsabilità operativa di soggetti direttamente o indirettamente dipendenti dallo Stato, piuttosto che dalla Regione, i quali dovranno adoperarsi con maggiore intensità per garantirne un immediato utilizzo''.

martedì 24 gennaio 2012

I Lavoratori Servirail bloccano lo stretto di Messina

Messina, 24/01/2012 - Manifestazione di protesta ieri mattina dei lavoratori Servirail di Messina aderenti alla Cisl. Una cinquantina di persone, con in testa i segretari provinciali della Cisl e della Fit Cisl, hanno bloccato la nave Villa ed il treno diretto a Roma occupando i binari di accesso all'imbarco dalle ore 9.30 per oltre 1 ora e 30 minuti. Lo riferisce pure l'ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato: "Sta lentamente tornando alla normalità la circolazione ferroviaria,
dopo l’occupazione dei binari, durata per più di un’ora (dalle 9.50 alle 11.10), della invasature delle navi traghetto della stazione di Messina Marittima da parte di manifestanti estranei al Gruppo FS. L’IC 728 Palermo Roma ha registrato circa 60 minuti di ritardo."
Fonte: Nebrodi e Dintorni

martedì 10 gennaio 2012

Fs, a Messina raccolte 10mila firme per ripristino treni notte

La petizione che sarà consegnata domani chiede reintegro degli 85 lavoratori ex Servirail.
Sono più di 10mila le firme raccolte al presidio della stazione ferroviaria di Messina a sostegno degli 85 lavoratori ex Servirail licenziati da Trenitalia lo scorso 11 dicembre. La petizione, a un mese esatto dal benservito, sarà consegnata domani, mercoledì 11 gennaio, nelle mani del prefetto Francesco Alecci e del sindaco Giuseppe Buzzanca. A loro sarà chiesto di farsi portavoce della richiesta di ripristino dei treni notte e del reintegro di tutti i lavoratori licenziati. Il gruppo Fs, intanto, attraverso il direttore delle Risorse umane e organizzative, Domenico Braccialarghe, ha fatto sapere che i licenziamenti sono stati obbligati per far fronte alle pesanti perdite registrate negli ultimi anni nel settore dei servizi a lunga percorrenza. L'obiettivo di Trenitalia è però quello - ha aggiunto Braccialarghe - di ricollocare entro due anni gli 800 lavoratori licenziati, tra cui gli 85 ex Servirail.

martedì 22 novembre 2011

Tagli ai treni in Sicilia: Nessun intervento della politica a salvaguardia delle continue penalizzazioni della Sicilia

In questi ultimi mesi non si è fatto altro che parlare di tagli ai treni da e per il nord; tutti sono intervenuti, sindacati, associazioni dei consumatori, pendolari, utenti, ma nessun commento o presa di posizione è venuta fuori da parte della nostra politica siciliana.

Lo stesso problema lo hanno i calabresi, che a differenza nostra sono forse meno penalizzati, dato che non devono attraversare lo stretto per raggiungere il continente “Italia”.

Ritornando sui tagli: è già da diversi anni che Trenitalia li mette in atto ad ogni cambio orario (marzo-giugno-dicembre) ma i politici di casa nostra, vista l’eccellenza della nostra rete infrastrutturale (strade-ferrovie), non hanno dato importanza a questi continui tagli che il Gruppo Ferrovie dello Stato stava e sta attuando in maniera sconsiderata a danno di tutti i siciliani e con la complicità di chi ci rappresenta nelle sedi istituzionali palermitane e romane.

Alla politica interessano i lanci di stampa, pagine di quotidiani, fiumi di inchiostro e, spesso, a gran voce fanno sapere che si sta lavorando in questo o in quell’altro progetto, che si stanno per realizzare aeroporti, ferrovie, superstrade ma, di fatto, i siciliani ad oggi non hanno visto nulla del nuovo scenario infrastrutturale annunciato proprio dagli stessi politici. Insomma, tutto appare campato in aria, nulla di concreto o quasi arriva a prendere forma nella nostra Sicilia.

Nel frattempo che i fiumi di inchiostro e di parole scorrono, le risorse per le infrastrutture in Sicilia scompaiono. Così come è accaduto per i 1.970 milioni di euro per il raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri. Somma finanziata nel lontano 2005 per il completamento dell’asse ferroviario Messina-Catania, somma scomparsa da tutti i contratti di programma nel 2009. Ma questo alla politica non interessa, alla politica siciliana interessa, invece, cavalcare il nulla o meglio i tempi biblici della Catania-Palermo e del corridoio Berlino-Palermo che di certo non verranno mai realizzati e il ponte sullo Stretto che resterà di certo un’altra chimera.

Tornando alla realtà, ci aspetta un ulteriore regalo di Natale da parte di Trenitalia: con l’entrata in vigore del nuovo orario a dicembre cancellerà in Sicilia le cuccette e i vagoni letto nei treni da e per il nord e taglierà questo tipo di servizio anche in quei treni che di solito circolano a ridosso delle feste (Natale-Pasqua-Ferragosto). Con queste novità, a partire dal prossimo 12 dicembre 2011, Trenitalia introduce i suoi nuovi orari, i quali porterebbero ad una soppressione dei treni notturni che collegano la Sicilia, con le principali città del centro (Roma) e del nord (Milano e Torino).

Tra i treni che sparirebbero si trovano praticamente quasi tutti i servizi cuccette che partono dalla Sicilia e che, attraversando tutta l’Italia, arrivano alle città più importanti del Nord.

In particolare, le città di Palermo e Siracusa rimarranno quasi senza collegamenti diretti con le regioni settentrionali, mentre l’intera Sicilia non avrà più treni cuccette verso Torino, Milano e Venezia.

Per raggiungere queste città dal meridione sarà necessario raggiungere in un primo momento Roma Termini e, per proseguire il proprio viaggio, si dovrà necessariamente cambiare treno, magari prendendo un Frecciarossa, più veloce ma anche più costoso.

Ecco nel dettaglio gli eventuali treni che verranno tagliati:

• Exp 1926 Palermo Centrale (14,32) Milano Centrale (10,30);

• Exp 1927 Milano Centrale (20,15) Palermo Centrale (15,40);

• Exp 1943 Torino Porta Nuova (20,05) Palermo Centrale (17,40);

• Exp notte 1951 Roma Termini (20,00) Siracusa (7,00);

• Exp notte 1964 Siracusa (22,00) Roma Termini (9,00);

• Exp 1930 Palermo Centrale (15,32) Venezia S. Lucia (11,18);

• Exp 1931 Venezia S. Lucia (19,09) Palermo centrale (1410);

• IC 99061 periodico Roma Termini (12,39) Palermo centrale (23,59);

• IC 99062 periodico Palermo Centrale (12,00) Roma Termini (23,21).

Appare evidente che riguardo a queste decisioni ci aspettiamo decise e concrete prese di posizione da parte di tutta la classe politica siciliana, a cominciare dalla Giunta regionale, dai presidenti delle Provincie e dai sindaci, per far desistere il gruppo Ferrovie dello Stato da queste scelte che stanno cancellando definitivamente il diritto alla continuità territoriale, alla mobilità sostenibile e civile in una regione come la Sicilia.

Giosue Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani