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domenica 2 febbraio 2014

Lo smantellamento della rete ferroviaria iblea - Treni regionali, al via il valzer delle soppressioni

Da oggi non circoleranno più i treni regionali Modica-Gela e Gela-Modica. La soppressione di questo collegamento ferroviario segna l'ultimo atto del processo di smantellamento della rete ferroviaria ragusana che Trenitalia e Rete ferroviaria italiana hanno compiuto, progressivamente, nell'ultimo ventennio. Se ci sarà un'altra cancellazione di treni, nel prossimo futuro, quella, sarà davvero l'ultima, dal momento che, nella tratta locale, sono rimaste operative solo tre coppie (andata e ritorno) di treni.
La notizia della soppressione del Modica-Gela è arrivata a Ragusa, in un momento di moderato ottimismo. Proprio nei giorni scorsi, dal Comune capoluogo era partita la lettera di convocazione dei rappresentanti di Trenitalia, Rfi e assessorato regionale ai Trasporti per l'incontro, fissato nella sala giunta del Municipio, il prossimo 13 febbraio. La riunione è stata programmata per discutere del rilancio e potenziamento della tratta Siracusa-Ragusa-Gela, a seguito della piattaforma sottoscritta da tutti i sindaci della provincia il 17 dicembre del 2013, in occasione della tappa di "Pendolaria" a Ragusa.
Fra l'altro, da pochi giorni, il Comune di Ragusa era finalmente riuscito ad entrare in possesso del progetto di metropolitana di superficie che Rete ferroviaria italiana approntò nel 2005. Un piano che dovrebbe rappresentare la piattaforma di lancio per la realizzazione della metropolitana nel capoluogo.
Insomma, l'amministrazione locale si stava preparando per accogliere i referenti di questa vertenza, Trenitalia, Rete ferroviaria italiana e assessorato regionale ai Trasporti quando è giunta la notizia dell'ennesima soppressione di treni. "E' una decisione inaccettabile - afferma il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto - ed è ormai chiaro che non c'è volontà di ascolto delle esigenze del territorio della provincia di Ragusa, da parte di Trenitalia e Rete ferroviaria italiana che continuano a far finta che questa provincia non esiste". Da ieri il Comune di Ragusa ha deciso di fare la voce grossa, soprattutto alla luce di questo imminente incontro del 13 febbraio. "Dobbiamo convincere la Regione a fare un'azione di forza e ad abbandonare questi referenti - afferma il sindaco Piccitto - visto che Trenitalia continua a perseverare adottando un'interlocuzione che non ascolta: siamo in un mercato libero e la Regione ha il dovere di cercare nuovi vettori".
La Cub Trasporti che ha annunciato la soppressione della coppia di treni, lancia un ultimo appello ai sindaci e ai deputati. "Praticamente le basi per la chiusura della tratta ci sono tutte - scrive il sindacato di base dei ferrovieri - i sindaci e i deputati devono alzare la voce, chiedere la revoca del provvedimento e fare in modo che l'incontro del 13 febbraio diventi l'occasione per fare muro".
Rossella Schembri - La Sicilia - Sabato 01 Febbraio 2014 RG Provincia Pagina 32